Baby Gang sulla notizia dell’arresto: «Non mi brucerei tutto per una minch***a»

Attraverso una storia postata su Instagram Baby Gang ha risposto alla notizia secondo cui sarebbe stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Lecco “in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora con gli arresti domiciliari”, come riportato dall’Ansa. “Nei giorni scorsi”, si legge, “il rapper avrebbe sparato ad un suo amico, ferito con un colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra”. Lo si legge nell’ordinanza con cui i giudici della settima penale di Milano hanno sostituito la misura cautelare dell’obbligo di dimora (cioè divieto per Baby Gang di allontanarsi da casa tra le 20 e le 9 del mattino) con quella degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. 

A ciò si aggiungerebbe anche la revoca da parte del Tribunale di Milano delle autorizzazioni concesse per la sua attività musicale, come quelle per i concerti che aveva in programma ad Ancona (Palaprometeo, 24 aprile), Torino (Pala Alpitour, 30 aprile) e Milano (Forum di Assago, 6 maggio).

I fatti del 20 gennaio

Secondo quanto riportato dall’ordinanza dei giudici di Milano, il 20 gennaio i carabinieri di Lecco avrebbero denunciato Baby Gang per lesioni aggravate in quanto coinvolto in una vicenda che ha portato al ferimento, proprio nell’abitazione del trapper, di una “persona che si definisce sua amica, attinta da colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra. 

“L’amico”, come riporta Ansa, “avrebbe messo a verbale che è stato ferito per l’uso di arma da parte di Mouhib. A casa del trapper, poi, gli investigatori hanno trovato una pistola ad aria compressa con relative munizioni metalliche e non un’arma da fuoco. Il trapper, comunque, scrivono i giudici, aveva negato qualsiasi detenzione di armi”, continua. Questo episodio avrebbe portato all’aggravamento della misura per Baby Gang per il “pericolo di reiterazione di fatti analoghi”.

La risposta di Baby Gang alla notizia secondo cui sarebbe stato arrestato

La risposta di Baby Gang non è tardata ad arrivare. Dopo aver postato alcuni screen di testate, ha condiviso una storia in cui ha detto la sua. “Questo è un esempio di quante cazzate sparano i giornalisti in Italia”, ha esordito Baby.

“Ed è pure l’esempio del perché la maggior parte di voi e così rincog*****ta. Non mi va di far la vittima e di parlare tanto. Ma io ancora ad oggi non capisco di cosa mi stanno accusando, e penso manco loro. È un anno che sono fuori, e in quest’anno non ho mai sgarrato nessuna prescrizione del giudice. Per quello ho avuto la possibilità di esibirmi e di poter far quest’anno i palazzetti. E secondo voi dopo tutto ciò vengo a bruciarmi tutto per una min****ta che non so ancora di cosa si tratta? Dio è grande e vede tutto L’ingiustizia che mi fate in questa terra la pagherete nella prossima vita”, ha concluso Baby Gang.