Celine Dion commossa alla prima del documentario: «Spero di rivedervi molto presto»

Celine Dion si è commossa lunedì sera dopo aver ricevuto una standing ovation alla proiezione a New York del suo documentario Amazon MGM, I Am: Celine Dion. “Grazie a tutti voi, dal profondo del mio cuore, per aver fatto parte del mio viaggio. Questo film è la mia lettera d’amore a ciascuno di voi”, ha detto la cantante al pubblico della Alice Tully Hall del Lincoln Center. “Spero di rivedervi tutti molto, molto presto”.

Il documentario sulla vita di Celine Dion diretto da Irene Taylor

Diretto dalla candidata all’Oscar Irene Taylor, I Am: Celine Dion promette uno sguardo “crudo e onesto” sulla battaglia della superstar contro la sindrome della persona rigida, nota anche come sindrome di Moersch-Woltman. Secondo un comunicato stampa di Amazon MGM Studios, il documentario “metterà in luce la musica che ha guidato la vita di Celine Dion. Mostrando al contempo la resilienza dello spirito umano”.

Dal dicembre 2022, la cantante di My Heart Will Go On è rimasta lontana dagli occhi del pubblico a causa della sua diagnosi di una rara malattia neurologica nota per causare spasmi muscolari incontrollati che rendono difficile muoversi. Dion è stata costretta a rimandare tutte le date del suo tour del 2023, prima di cancellare del tutto il resto del tour. Lo scorso dicembre, la sorella Claudette ha rivelato che Celine non aveva “alcun controllo” dei suoi muscoli. Ai Grammy Awards del 4 febbraio, Dion ha consegnato l’ultimo premio della serata, l’album dell’anno, a Taylor Swift per Midnights. La cantante aveva vinto in quella categoria 27 anni prima con Falling Into You.

A marzo, la cantante si è espressa sui social media per la Giornata internazionale di sensibilizzazione sulla sindrome della persona rigida. “Oggi il mondo riconosce la Giornata internazionale di sensibilizzazione sulla SPS”. Ha scritto Celine Dion su Instagram accanto a una foto che la ritrae sorridente con i suoi tre figli. “Come molti di voi sanno, nell’autunno del 2022 mi è stata diagnosticata la sindrome della persona rigida (SPS). Cercare di superare questo disturbo autoimmune è stata una delle esperienze più difficili della mia vita. Ma resto determinata a tornare un giorno sul palco e a vivere una vita il più possibile normale. Sono profondamente grata per l’amore e il sostegno dei miei figli, della mia famiglia, del mio team e di tutti voi!”.