Il Codacons ha diffidato La SAD a non usare il nome dell’associazione
Dopo le polemiche pre sanremesi, ecco un nuovo capitolo. Il trio è stato accusato di sfruttare il nome dell’associazione per pubblicizzare il nuovo album
La querelle tra il Codacons e La SAD si arricchisce di una nuova puntata. A pochi giorni dall’uscita del secondo album IO ODIO LA SAD, l’associazione ha diramato un comunicato in cui diffida la band all’utilizzo del nome. «Da giorni il trio punk sta sfruttando a più riprese e in innumerevoli occasioni il nome del Codacons per dare visibilità al disco, ricorrendo ad un patetico vittimismo e a lacrime di coccodrillo parlando – del tutto a sproposito – di odio generato dall’associazione attraverso le proteste sollevate in occasione della partecipazione di La SAD al Festival di Sanremo» si legge nel messaggio.
Secondo l’associazione, Theø, Fiks e Plant starebbero sfruttando a livello mediatico e pubblicitario quanto accaduto qualche settimana prima della loro partecipazione all’ultima kermesse. Il Codacons aveva infatti chiesto l’esclusione del gruppo dalla gara per via di presunti testi misogini, citati testualmente. Una posizione che l’associazione ribadisce in modo provocatorio anche nel messaggio di diffida.
«Più che “ODIO LA SAD”, il trio avrebbe forse fatto meglio a chiamare il nuovo disco “Odio le donne”, considerati testi sessisti e violenti contenuti in alcune precedenti canzoni del trio, con frasi quali “Ma tu sei peggio della coca, sei una tr*”; “ti sco* solo per strapparti il cuore”; “E non ho più voglia di stare al mondo, se ci sei te. Prendo il doppio degli psico.. “ – si legge nel comunicato. Il secondo album della band è uscito venerdì scorso e, come raccontato dal trio, è un concept album sulla ribellione nato dall’odio ricevuto. Odio che ha, appunto, dato il titolo all’intero progetto.
Al momento non c’è stata alcuna risposta da parte de La SAD al comunicato del Codacons.