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DaBaby, nessuna donazione dopo le dichiarazioni sull’HIV e l’AIDS

Il rapper, secondo quanto emerso, non avrebbe dato seguito all’incontro avvenuto in estate con diverse organizzazioni che si occupano di fare informazione sull’HIV e l’AIDS

Autore Billboard IT
  • Il2 Dicembre 2021
DaBaby, nessuna donazione dopo le dichiarazioni sull’HIV e l’AIDS

DaBaby, foto profilo instagram dell'artista

Tutti avranno sentito parlare delle dichiarazioni di DaBaby, durante un suo concerto, sull’HIV e l’AIDS. Il rapper, secondo quanto riportato da The Daily Beast, ha ricevuto delle critiche da tre organizzazioni, secondo le quali non avrebbe dato seguito al loro incontro avvenuto in agosto.

DaBaby, infatti, non avrebbe fatto alcuna donazione a tre organizzazioni per l’HIV/AIDS, ovvero: Black AIDS Institute, The Normal Anomaly Initiative e Positive Women’s Network.


Per chi se lo fosse perso, il rapper durante la sua partecipazione al Rolling Loud Miami ha dichiarato: «Se non ti sei presentato oggi con l’HIV, l’AIDS o una qualsiasi di quelle malattie mortali a trasmissione sessuale che ti fanno morire in due o tre settimane, accendi il tuo cellulare». Le parole di DaBaby, postate sui social media, hanno ricevuto diverse critiche.

Il rapper originario di Cleveland ha più volte tentato di difendersi sui social, senza successo. Così, a seguito delle sue dichiarazioni, è stato escluso da una serie di festival estivi, tra cui il famosissimo Lollapalooza.


A seguito di queste dichiarazioni, undici organizzazioni per la prevenzione e l’educazione su HIV e AIDS hanno scritto una lettera a DaBaby per ottenere un incontro privato. Nonostante queste abbiano descritto l’incontro come “produttivo”, il rapper non gli ha dato seguito.

«Non abbiamo ricevuto alcun sostegno, partnership o finanziamento da DaBaby». A scriverlo in una mail Pavni Guharoy, consulente per la comunicazione di Black AIDS Institute. «L’onere adesso è su di lui. Deve essere lui a scegliere di convertire la sua disinformazione in sostegno ai lavori di Black AIDS Institute e alle altre organizzazioni sull’HIV».

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