Il V&A Museum di Londra ha acquisito l’archivio di David Bowie
Il David Bowie Center for the Study of Performing Arts aprirà nel 2025 come parte del V&A East Storehouse, una diramazione del museo nazionale di arte, design e performance del Regno Unito
Da Major Tom a Ziggy Stardust e Aladdin Sane, i mille volti e le innumerevoli ispirazioni di David Bowie stanno per avere una casa permanente a Londra. Il Victoria & Albert Museum ha annunciato di aver acquisito l’archivio di Bowie che comprende oltre 80mila oggetti provenienti dalla tenuta del musicista scomparso nel 2016. Il tesoro di abiti, strumenti, lettere, testi, foto e tanto altro sarà aperto al pubblico in un nuovo centro artistico dedicato al camaleontico genio del pop.
Il David Bowie Center for the Study of Performing Arts aprirà nel 2025 come parte del V&A East Storehouse. Una diramazione del museo nazionale di arte, design e performance del Regno Unito, in costruzione nel Parco Olimpico di East London. L’apertura del centro sarà l’occasione per i fan e tutti i ricercatori di conoscere a fondo il processo creativo di Bowie.
Kate Bailey, curatrice senior del teatro del museo, ha dichiarato che l’archivio è un risultato straordinario di un creatore la cui “vita stessa era arte”. “Bowie era un artista poliedrico, è un artista poliedrico. È stato ispirato da tutti i generi e le discipline”, ha detto. “È un artista che lavorava davvero a 360 gradi”.
David Bowie – nato nel 1947 nei sobborghi di Londra – si è sempre reinventato senza sosta. Ha creato e distrutto personalità mentre si muoveva attraverso stili musicali differenti, dal folk-rock al glam, dal soul all’elettronica. Ha creato una serie di personaggi teatrali tra i più famosi al mondo, traendo spunti che vanno dal cinema espressionista tedesco al teatro giapponese Kabuki. A sua volta ha influenzato musicisti, registi, stilisti e pubblicitari. Alcuni degli oggetti dell’archivio facevano parte di David Bowie Is, una mostra multimediale che ha fatto il giro del mondo dopo un sold out proprio al V&A Museum nel 2013.
Alcuni oggetti sono davvero iconici, come la tuta trapuntata multicolore disegnata da Freddie Burretti per il personaggio di Ziggy Stardust. Le creazioni futuristiche di Kansai Yamamoto per il tour di Aladdin Sane nel 1973. O ancora il cappotto Union Jack disegnato da Bowie e Alexander McQueen per la copertina dell’album Earthling del 1997. Altri oggetti invece sono più personali, tra cui lettere, testi scritti a mano – tra cui quello di Heroes – e quaderni che Bowie ha tenuto per tutta la vita. Gli archivi contengono anche più di 70mia fotografie, diapositive e immagini.