È morto Franco Battiato, aveva 76 anni
Il grande cantautore siciliano era malato da tempo, ma sulle sue condizioni di salute vigeva sempre uno stretto riserbo

Franco Battiato (fonte: ufficio stampa)
Franco Battiato è morto nella sua casa di Milo, in Sicilia. Aveva 76 anni. La notizia – i cui dettagli sono in costante aggiornamento – è stata riportata dai principali quotidiani italiani questa mattina, martedì 18 maggio. Il grande cantautore siciliano era malato da tempo, ma sulle sue condizioni di salute vigeva uno stretto riserbo da parte di famiglia ed entourage.
Bio
Franco Battiato è nato a Riposto, in provincia di Catania, il 23 marzo 1945. Trasferitosi a Milano negli anni ’60, iniziò con brani di stampo pop e melodico, per poi avvicinarsi alla scena d’avanguardia, collaborando con musicisti e gruppi legati alla sperimentazione elettronica e al rock progressivo. Album come Fetus (1972) e Pollution (1972) segnarono il suo ingresso nella musica d’autore anticonvenzionale, caratterizzata da suoni innovativi e testi enigmatici.
Il successo e la popolarità
Negli anni ’80, con l’album La Voce del Padrone (1981), Battiato conquistò il grande pubblico: fu il primo disco italiano a superare il milione di copie vendute, trainato da brani come Centro di Gravità Permanente e Bandiera Bianca. In questi anni il suo stile si fece più accessibile ma non meno sofisticato, mescolando melodie pop, arrangiamenti ricercati e testi colti, intrisi di riferimenti filosofici, religiosi e letterari. Seguirono album di grande successo come L’arca di Noè (1982) e Mondi Lontanissimi (1985).
Collaborazioni e ricerca artistica
Battiato instaurò collaborazioni durature con artisti come Alice, Giuni Russo, Milva e con il filosofo Manlio Sgalambro, con il quale scrisse brani di profonda intensità. La sua ricerca lo portò ad attingere a sonorità provenienti da diverse culture, dalla musica araba alla classica, dall’elettronica alla tradizione sacra.
Oltre la musica
Negli anni ’90 e Duemila, oltre alla carriera musicale, si dedicò alla regia cinematografica con film come Perdutoamor (2003), Musikanten (2005) e Niente è come sembra (2007). Fu anche pittore, firmando molte sue opere con lo pseudonimo Süphan Barzani. Non mancò un breve impegno politico: tra il 2012 e il 2013 ricoprì l’incarico di assessore al Turismo e alla Cultura nella Regione Siciliana.