Gli ‘E Zézi – Gruppo Operaio celebrano i 50 anni con “Vocca d’oro”
Il Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco rilascerà il nuovo brano domani, venerdì 17 maggio
Gli ‘E Zézi festeggiano i 50 anni di militanza e festa del Gruppo Operaio con un nuovo brano, nato nel lontano primo maggio 2000 a Ravenna, e che domani, venerdì 17 maggio,verrà pubblicato per la prima volta sui servizi di streaming. Vocca d’oro è una canzone-collage gioiosa dedicata a un simbolico pesce-femmina. «Essendo innamorato del canto antico de Lo Guarracino ho immaginato una favoletta scioglilingua moderna. Alcune volte ho persino fatto disegnare questa storiella ai miei alunni delle scuole medie» spiega il “frontman” del gruppo Angelo De Falco. Con Vocca d’oro gli ‘E Zézi inaugurano una serie di progetti, tra cui l’album in vinile che verrà pubblicato entro fine anno.
La storia di Vocca d’oro degli ‘E Zézi
Il titolo originario del nuovo brano degli ‘E Zézi era Tammurriata nova e prima prima d’ora non era mai stato inciso in una produzione discografica. Non solo rivendicazioni politico-sociali, stavolta l’intento unisce musica e letteratura. E nel ballo si prende coscienza di sé. «Solitamente le nostre canzoni istruiscono il popolo e innescano una reazione di sangue, cervello e braccia. In questo caso, le strofe di Vocca d’oro sono un cruciverba di “tammurriate” antiche, votate e filastrocche recuperate in decine di libri di archivio. Il desiderio è far ballare la gente; un diritto che ognuno ha ma che spesso viene perduto o dimenticato» spiega De Falco.
Le storie del popolo si mescolano alla letteratura e diventano più tangibili grazie proprio al linguaggio di coloro che di quelle storie sono i protagonisti. «Dopo aver composto tante canzoni drammatiche, testimonianze sui lavoratori e le loro condizioni disgraziate, questo è un invito alla gioia di vivere. Dovrebbe essere concesso a chiunque festeggiare la propria esistenza, a prescindere dai profitti».
Gli ‘E Zézi, una voce della comunità dagli anni Settanta
Gli ‘E Zézi nascono nell’hinterland vesuviano, nello specifico a Pomigliano d’Arco, con l’intento di raccontare esperienze e vissuti dell’entroterra napoletano attraverso l’arte e la musica. L’aspirazione è la possibilità di un riscatto sociale di tutti quei lavoratori invisibili, vittime di un’industrializzazione feroce. Il gruppo è stato, fin dagli inizi, composto da studenti, operai e artigiani.
Oggi la band comprende Angelo De Falco (percussioni popolari), Alessio Sica (batteria; insegnante), Enzo Salerno (basso; tecnico del suono), Nico Conte (fisarmonica; musicista), Fabio Soriano (fiati; insegnante), Massimo Ferrante (canto e chitarra; musicista), Myriam Lattanzio (canto e nacchere; segretaria di compagnia), Dario Mogavero (canto e tammorra; orafo) e Toto Toralbo (canto e bouzouki; musicista).