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Caos all’Eurovision 2024: Joost dei Paesi Bassi è sotto indagine dell’EBU e salta le prove della finale

Il cantante in gara per l’Olanda sarebbe indagato per un “incidente” accaduto ieri

Autore Billboard IT
  • Il10 Maggio 2024
Caos all’Eurovision 2024: Joost dei Paesi Bassi è sotto indagine dell’EBU e salta le prove della finale

Alla vigilia della finale dell’Eurovision Song Contest 2024 scoppia il caso Paesi Bassi. L’EBU, l’Unione europea di radiodiffusione che organizza l’evento, ha pubblicato una nota in cui comunica di aver avviato un’indagine nei confronti di Joost Klein, artista in gara per l’Olanda. «Stiamo al momento investigando in merito a un incidente che ci è stato segnalato riguardo all’artista olandese. [Joost] non prenderà parte alle prove fino a una nuova comunicazione» si legge nel messaggio. Il cantautore, qualificatosi ieri sera alla finale con il brano Europapa, aveva partecipato alla flag parade di ieri e, secondo l’ordine di esibizione, avrebbe dovuto provare prima di Israele.

Secondo quanto riportato dal quotidiano olandese De Telegraaf, l’artista dei Paesi Bassi non si è presentato alle prove odierne per la finale di domani sera perché avrebbe voluto fare una dichiarazione ma l’idea è stata rifiutata dall’Ebu. Il quotidiano AD conferma però che Joost Klein vuole ancora esibirsi stasera nello show, non trasmesso in tv, dedicato alle giurie di qualità i cui voti si sommani a quelli della finale di domani.

Cosa è successo tra l’Eurovision e Joost Klein dei Paesi Bassi?

Sottolineamo che al momento non sono state diramate delle comunicazioni ufficiali da parte dell’EBU, ma è possibile che le indagini possano far riferimento a quanto accaduto durante la conferenza stampa di ieri. Joost Klein era seduto vicino a Eden Golan, cantante di Israele, e durante la serie di domande rivolte a quest’ultima, si è nascosto sotto alla bandiera olandese. La tensione è salita ulteriormente quando all’artista israeliana è stato chiesto se non avesse mai pensato di mettere in pericolo gli altri concorrenti partecipando alla gara. Quando l’addetto stampa è intervenuto dicendo che volendo poteva non rispondere, Joost ha esclamato un esplicito «Why Not? (Perché no?)».

Eden Golan ha poi risposto: «Penso che siamo tutti qui per una ragione e l’EBU sta prendendo tutte le precauzioni di sicurezza per rendere questo luogo sicuro e unito per tutti. […] Non saremmo qui se così non fosse».

Poco prima il cantante dei Paesi Bassi, alla domanda sulla forza unificatrice della musica, aveva lanciato un’altra provocazione chiamando in causa l’organizzazione dell’Eurovision 2024. «Credo che questa sia una buona domanda per l’EBU». Anche gli altri concorrenti erano visibilmente a disagio durante il turno della cantante israeliana. Per esempio Marina Satti, artista in gara per la Grecia, faceva finta di dormire e alzava gli occhi al cielo.

Dal minuto 53:51 si può vedere la parte di conferenza dui cui abbiamo scritto sopra

Le polemiche per la partecipazione di Israele all’Eurovision 2024

Fin dalla conferma della presenza in gara all’Eurovision di Israele con il brano Hurricane – il cui titolo October Rain e il testo originari, considerati troppo politici, sono stati cambiati – sono emerse numerose proteste. L’organizzazione ha subito pressioni da parte di chi, a causa dell’assalto che il Paese israeliano sta portando avanti a Gaza, che ha causato 35.000 morti, in risposta a quanto subito il 7 ottobre, avrebbe voluto lo stesso trattamento riservato alla Russia. La mancata esclusione ha provocato delle proteste. Tra queste anche quella di ieri avvenuta nel centro di Malmö e che ha coinvolto 10mila persone, tra cui anche l’attivista Greta Thunberg.

Nel corso delle due semifinali sono accadute anche altre cose che hanno ulteriormente fatto salire la tensione. Bambie Thug, in gara per l’Irlanda, ha rivelato in conferenza stampa che l’EBU le ha imposto di rimuovere dal suo corpo delle scritte. Le parole erano in Ogham – un antico alfabeto irlandese, e riportavano i messaggi “cessate il fuoco” e “Palestina libera”.

In Belgio, invece, la televisione nazionale fiamminga VRT, prima dell’inizio della diretta di ieri sera, ha interrotto le trasmissioni. Schermo nero e il seguente messaggio in sovrimpressione: «Questa è un’azione sindacale. Condanniamo le violazioni dei diritti umani da parte dello Stato israeliano. Israele sta anche distruggendo la libertà di stampa. Per questo motivo interrompiamo temporaneamente la trasmissione». Muusti, il cantante che rappresentava il Belgio non si è qualificato per la finale, nonostante all’inizio della stagione eurovisiva fosse tra i primi 10 favoriti. Durante la performance ha rivelato la parola “pace” sul suo braccio.

Il televoto italiano

La seconda semifinale dell’Eurovision 2024 è stata quella del debutto di Angelina Mango, tra le grandi favorite per la vittoria finale. Tuttavia, oggi i bookmakers la danno più in basso in classifica anche a causa delle possibili ripercussioni causate dall’errore commesso dalla Rai ieri sera. Alla fine della puntata sono state mandate in onda, con una banda a scorrimento, le percentuali del televoto italiano.

Oltre a essere una violazione del regolamento, a suscitare ulteriori polemiche, è stato il dato schiacciante ottenuto da Israele: 39% contro il 7% dei Paesi Bassi, seconda nazione più votata dai telespettatori italiani. Un dato che potrebbe alterare la gara e che potrebbe portare, di riflesso, a un boicotaggio da parte delle altre giurie. La Rai, qualche ora fa, ha pubblicato un comunicato in cui ha ammesso l’inconveniente tecnico e ha precisato che i dati riportati sono parziali e non rappresentano il conteggio complessivo del televoto.

«Rai si è prontamente scusata con i vertici EBU e ritiene che tale inconveniente non infici la regolarità del risultato finale. I voti pubblicati sono infatti incompleti. Rai ha in ogni caso già parlato con EBU, confermando il proprio impegno al pieno rispetto di tutte le regole per il resto dell’evento» si legge nel comunicato.

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