Caso Morgan, la versione di Bugo
Cristian Bugatti, in arte Bugo, ha preso la parola per la prima volta dopo la performance con Morgan interrotta e la squalifica dalla 70° edizione di Sanremo. Ecco cosa ha detto in conferenza stampa
Bugo e Morgan sono stati squalificati dalla competizione di Sanremo 2020. Ieri sera, cominciando a cantare il loro brano Sincero, Morgan ha alterato il testo della canzone riempiendolo di attacchi velenosi. Dopo una manciata di secondi, Bugo ha silenziosamente lasciato il palco dell’Ariston per non farvi più ritorno. L’evento non ha precedenti nella storia del Festival. Oggi, sabato 8 febbraio alle 16, Bugo si è presentato in conferenza stampa all’Ariston per raccontare la sua versione dei fatti (replicando di fatto a quella presentata da Morgan in diverse interviste).
Le condizioni poste da Morgan
«È molto triste per me essere qui, dopo aver seguito Morgan per 25 anni a fasi alterne, dai Bluvertigo in poi», ha esordito Valerio Soave, presidente di Mescal (etichetta di Bugo, in passato anche di Morgan). «La vita di una persona è molto più importante di tutte le polemiche sull’esclusione di un festival. Morgan è una persona sensibilissima a cui voglio un sacco di bene. Abbiamo voluto portarlo a Sanremo per un motivo semplice: io mi sono innamorato del disco di Bugo (segnalatomi proprio da Ermal Meta) e vi era un pezzo in particolare, Sincero, che si adattava perfettamente a Morgan. Volevamo portare Bugo a Sanremo, o con Ermal o con Morgan. Gliel’abbiamo chiesto e il pezzo gli è piaciuto molto. Ha chiesto di firmare il pezzo, e non c’era problema, ma in realtà Morgan non ha mai scritto una nota o una parola».
Sulla vicenda della cover (con la scarsa interpretazione di Canzone per Te di Sergio Endrigo e Roberto Carlos), Soave ricostruisce così: «Ci siamo accordati con Morgan in questo modo: ha chiesto di curare lui gli arrangiamenti della cover e di scegliere l’ospite. Il 10 gennaio dovevamo consegnare tutto, gli abbiamo chiesto se ce l’avrebbe fatta. Il giorno prima dell’esecuzione sono arrivate al maestro De Amicis undici versioni arrivate dal computer di Morgan. Lo stesso maestro De Amicis le ha definite insuonabili». Ma non solo: «Il problema che ha turbato anche Bugo è stato uno, fondamentale, che è degenerato in settimana. Morgan aveva persino chiesto di arrangiare in modo sinfonico i 45 secondi con cui inizia la canzone. La cosa è stata bocciata». Secondo Soave, il 26 gennaio sarebbe arrivata una proposta contrattuale in cui si sarebbero chiesti 55mila euro più le edizioni corrispettive ai punti regalati, il controllo di tutti i rimborsi della Rai, l’ultima parola sugli arrangiamenti della cover. «Da quel momento è iniziata una serie di comportamenti contro la partecipazione».
La versione di Bugo
Nella conferenza stampa Bugo ha ricostruito il corso degli eventi che hanno portato ai momenti che tutti abbiamo visto. «Siccome la canzone era mia, e Morgan è intervenuto magnificamente con la sua voce, da amico ho pensato di affidare la scelta della cover a lui. Amo molto il suo gusto, e infatti ha scelto una canzone fantastica. Mi ha chiesto anche di dirigere, e andava bene. Da lì la cosa è degenerata sulla questione dell’arrangiamento. C’erano delle cose che non tornavano. Quindi io mi sono trovato la sera delle cover a fare una canzone della quale non sapevo neanche quale versione dovessi fare. Quindi ho scelto solamente di cantarla, nel miglior modo possibile. Avete visto il risultato».
Poi arrivano i fatti di ieri sera. «Sono arrivato puntuale, come sempre, pronto per salire, e contento, anche se turbato dalla sera prima. Ci incontriamo prima di salire sulla rampa: proprio lì sotto ci siamo incontrati e ho visto che faceva battute su un ragazzo della Mescal. Gli ho detto di smettere e di andare a divertirci. In quel momento ha iniziato a insultarmi: “Figlio di…”, “Che cazzo vuoi”, “Sei uno sfigato” e così via. Ho fatto tardi a scendere perché quando poi ci hanno chiamato mi sono bloccato. Morgan ha continuato a insultarmi anche durante la discesa. I fogli che aveva li ho visti dopo. Appena ha detto la prima frase ho pensato: “Che cazzo succede?”. Ho aspettato un attimo, senza fare scenate, poi ho preso uno dei fogli e sono uscito. La prima cosa che volevo fare era scusarmi con Amadeus, perché a me le pagliacciate non sono mai piaciute. Ma non sono riuscito. Da quel momento non ho più visto Morgan».