FIMI: 245 milioni di indotto economico da Sanremo 2025
È il dato che emerge dal recente report della Federazione Industria Musicale Italiana, sulla base di una ricerca condotta da Ernst & Young
Il nuovo report di FIMI evidenzia il ruolo strategico degli investimenti delle case discografiche nell’indotto del Festival. Il dato più rilevante del report sembra essere l’indotto economico complessivo del Festival di Sanremo 2025, stimato in 245 milioni di euro, secondo Ernst & Young. Tale indotto è trainato dall’aumento delle entrate della raccolta pubblicitaria e dell’impatto degli investimenti per l’organizzazione dell’evento (qui la ricerca completa di EY).
La portata dell’indotto di Sanremo 2025 evidenzia il ruolo centrale del Festival come motore economico non solo per il settore musicale, ma per l’intero indotto che ne beneficia, dalle attività locali alla promozione degli artisti. Inoltre, il report sottolinea che gli investimenti delle case discografiche superano di gran lunga il ritorno immediato in termini di ricavi, suggerendo la necessità di una revisione strutturale del modello economico del settore.
I dati FIMI sull’impatto del Festival sul mercato discografico
Se invece si guarda l’impatto sul mercato musicale, il dato più significativo è l’aumento del 463% degli ascolti in streaming dei brani in gara negli ultimi cinque anni, a conferma della crescente rilevanza del Festival nel panorama discografico.
Il Festival di Sanremo è sempre più allineato ai trend attuali della musica italiana e questo è evidente sia dal successo commerciale dei brani sanremesi (241 singoli certificati platino dal 2013 al 2024, con un’accelerazione negli ultimi quattro anni), sia dalla partecipazione di artisti sempre più di successo (ad esempio per il quarto anno consecutivo, l’artista con l’album più venduto dell’anno ha partecipato a Sanremo da Rkomi nel 2021 a Tony Effe nel 2024).
Sanremo non è più solo una tradizione televisiva, ma si è trasformato in un evento perfettamente integrato nei meccanismi dell’industria musicale contemporanea. Questo fattore incide anche su uno svecchiamento del pubblico televisivo italiano, nel 2024, secondo i dati Rai, il Festival aveva conquistato uno share dell’82% nella fascia 15-24 anni segnando l’intrattenimento di prima serata più giovane di sempre.
Infine, un ultimo dato rilevante emerso dal report pubblicato da FIMI è quello relativo al repertorio locale, l’84% della Top 100 Album del 2024 è rappresentato da artisti italiani, e soprattutto sempre più giovane (negli ultimi dici anni l’età media degli artisti in Top Ten Album annuale è diminuita del 13%), questo dato è perfettamente in linea con il ringiovanimento del pubblico televisivo del Festival.