Top Story

Guè e Rasty Kilo hanno fatto un album per le stripper e gli hustler, e suona benissimo

Se siete in cerca della hit estiva sole/cuore/amore skippate questo disco, se invece quello che bramate è gangsta rap in purezza, il nuovo progetto uscito per Oyster Music è quello che fa per voi

  • Il30 Maggio 2025
Guè e Rasty Kilo hanno fatto un album per le stripper e gli hustler, e suona benissimo

Rasty Kilo, Mykel Costa e Guè

Sin dalla sua nascita, il club è sempre stato uno dei luoghi centrali per l’hip hop. È il posto in cui la realtà fuori sembra fermarsi, il buio della notte perdona (e nasconde) tutto, in cui mondi apparentemente lontanissimi si mischiano ritrovandosi anche solo per un po’ più vicini che mai, le brave ragazze scoprono il proprio lato cattivo e i rapper, soprattutto quelli a cui prima del successo l’ingresso era negato, possono fare sfoggio di tutto il loro potere, rendendolo un ulteriore simbolo di riscatto sociale. Il club è lusso (e lussuria) e strada allo stesso tempo, quel salotto fatto di divani in pelle scura dove si incontrano stripper, hustler e dealer. Ed è proprio a loro, agli abitanti della notte – quelli dei bassifondi che si muovono nei piani alti -, che parlano Guè e Rasty Kilo con KG, il loro primo joint album nonché secondo progetto uscito per Oyster Music. L’etichetta indipendente fondata da Mr. Fini e Shablo. Un dettaglio non irrilevante.

Poco prima di approdare sul palco dell’Ariston con La mia parola, i due avevano parlato di Oyster Music come di una “fabbrica di idee, di arte, dove cercheremo di mettere di mettere in primo piano l’autenticità, la libertà di espressione, la cultura hip hop e soprattutto la musica. Ci piace definire il genere che produrremo ‘Luxury music’. Ci prenderemo infatti il lusso di fare la musica che piace a noi, senza dover sottostare alle dinamiche di mercato che influenzano in maniera negativa la qualità e la produzione artistica”. Detto, fatto.

“KG” di Guè e Rasty Kilo è gangsta rap in purezza

Mentre tutti concorrono a chi tira fuori il tormentone estivo più commerciale più o meno riuscito che ci martellerà fino a settembre, Guè e Rasty Kilo se ne fregano delle hit da ombrellone e ci mettono sul piatto un joint album che è non solo gangsta rap nella sua essenza più pura nato molto più probabilmente da due amici durante una cena a base di crudités che da due colleghi seduti al tavolo di un’etichettà, ma un omaggio alla cultura hip hop (soprattutto anni ’90 e Y2K, con citazioni al Wu-Tang Clan, Cypress Hill, Big Pun, Fat Joe, richiami a quel “I’m into havin’ sex, I ain’t into makin’ love” di 50 Cent in Duemilatre con Enny P nei panni di una JLo del 2025), alla Motown (con il sample di Somebody’s Watching Me di Rockwell in Rimango free (il brano perfetto se per un’estate all’insegna della zarroganza) e a quel lifestyle degno di due Italian Hustler celebrato con barre scorrettissime e iper esplicite fatte solo con l’intento di divertirsi e divertire, da una parte con la leggerezza di chi ha già dimostrato tutto ma è ancora mosso dalla passione per questa roba come se fosse il primo giorno, dall’altra con la voglia di riprendersi il posto che gli spetta e che Guè metaforicamente gli riconsegna.

Le collaborazioni, poche ma azzeccate

In mezzo a questo potpourri di eleganza, sobrietà e raffinatezza ben rappresentato dalla copertina, c’è però spazio anche per episodi più introspettivi, dalla dedica insieme a un gigantesco Noyz Narcos a chi c’è sempre stato, agli ultimi rimasti fuori, a chi non molla mai e pure a Bassi Maestro, fino ad arrivare a una love song in perfetto Guè style (aka ciò che ha traviato per sempre la mia concezione di canzone romantica) come Non sei con me insieme a Tony Boy. A proposito dei feat: pochi ma azzeccati, con un Nerissima Serpe e un Papa V che tirano fuori tutta la sboccataggine di cui sono capaci (esattamente quella che mi fa sentire una pessima femminista e allo stesso tempo appaga tremendamente la mia smania di punchline grevissime).

Del resto Guè – che, ricordiamo, a metà del 2025 ha già pubblicato ben 2 progetti seguendo quell’attitudine alla Griselda – a poche ore dalla release ci aveva avvisati: “IN FORMA PSICOFISICAMENTE COME BARRE SWAG E FLOW. QUESTA NOTTE ALL’1 UMILIERÓ MOLTI COLLEGHI!” E se il decimo e ultimo comandamento del rap è che la parola è sacra, Guè l’ha davvero onorata. Ancora una volta.

Share: