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I figli di Diddy hanno espresso la loro solidarietà al padre

“L’ultimo mese ha devastato la nostra famiglia. Molti hanno giudicato sia lui che noi sulla base di accuse, teorie cospirative e false narrazioni che sono diventate assurde sui social media”, ha scritto la famiglia del magnate dell’hip hop

Autore Billboard US
  • Il22 Ottobre 2024
I figli di Diddy hanno espresso la loro solidarietà al padre

Sean Diddy Combs, foto di Paras Griffin/Getty Images

I figli adulti del magnate della musica Sean “Diddy” Combs, in attesa del processo di maggio per traffico di sesso e racket, hanno rotto il silenzio sulla detenzione in corso del padre. Nella loro prima dichiarazione da quando Puff Daddy, 54 anni, è stato arrestato e detenuto per le accuse che potrebbero costargli una potenziale condanna all’ergastolo, Quincy Brown, 33 anni, Justin Combs, 30 anni, King Combs, 26 anni, Chance Combs, 18 anni, e le gemelle Jessie e D’Lila Combs, 17 anni, hanno detto di sostenere il padre contro quelle che, secondo loro, sono false accuse.

I figli di Diddy: «Ci manchi papà»

“L’ultimo mese ha devastato la nostra famiglia. Molti hanno giudicato sia lui che noi sulla base di accuse, teorie cospirative e false narrazioni che sono diventate assurde sui social media”. Si legge nel post che include una foto dei figli di Diddy in posa con la madre del rapper/produttore, Janice Combs, e della figlia più piccola, Love Combs, 2 anni, con la madre, Dana Tran. “Siamo uniti e ti sosteniamo in ogni momento”, continua il messaggio. “Ci aggrappiamo alla verità, sapendo che prevarrà e che nulla potrà spezzare la forza della nostra famiglia. CI MANCHI E TI VOGLIAMO BENE PAPÀ”.

La dichiarazione della famiglia di Combs arriva una settimana dopo che il boss della Bad Boy Records ha fatto gli auguri di buon compleanno alla figlia Love nel suo primo post da dietro le sbarre. A Combs è stata negata la libertà su cauzione per ben due volte. E si prevede che rimarrà in carcere fino all’inizio del processo, previsto per il 5 maggio.

Le parole della madre

All’inizio del mese, la madre Janice Combs ha rilasciato una dichiarazione a sostegno del figlio. Affermando che non è colpevole delle accuse mosse contro di lui. “Mio figlio non è il mostro che hanno dipinto. E merita la possibilità di raccontare la sua versione”, ha scritto Janice Combs a proposito del magnate. “È davvero straziante vedere il mondo rivoltarsi contro mio figlio in modo così rapido e facile per bugie e idee sbagliate. Senza mai dargli l’opportunità di presentare la sua versione”, ha aggiunto Janice Combs.

Nel fine settimana altre sei cause per abusi hanno colpito Diddy. Tra queste, una in cui si sostiene che abbia aggredito sessualmente una ragazzina di 13 anni a una festa in casa dopo gli MTV Video Music Awards del 2000, in un presunto incidente avvenuto di fronte a due celebrità senza nome che hanno anche partecipato alla presunta aggressione. Gli avvocati Andrew Van Arsdale e Tony Buzbee, che all’inizio del mese hanno dichiarato di rappresentare almeno 120 presunte vittime, hanno promosso le ultime azioni legali.

Diddy ha negato le accuse

In una dichiarazione sulle precedenti azioni legali di Buzbee, il team legale di Combs ha affermato che “non ha mai aggredito sessualmente nessuno” e che ha “piena fiducia nei fatti, nelle loro difese legali e nell’integrità del processo giudiziario”. Il mese scorso i procuratori federali hanno incriminato Diddy con l’accusa di aver gestito per anni una vasta operazione criminale volta a soddisfare il suo bisogno di “gratificazione sessuale”.

Mentre i figli di Combs e sua madre hanno assistito all’udienza presso la Corte Federale di New York, l’imprenditore musicale, un tempo molto in voga, le cui famigerate feste in bianco erano caratterizzate da una lista di invitati di prim’ordine, ha finora raccolto poco o nessun sostegno pubblico da parte dei suoi amici famosi dopo il suo arresto, avvenuto il 16 settembre, per un’accusa di associazione a delinquere finalizzata al racket, al traffico sessuale e al trasporto di persone da destinare alla prostituzione. Combs si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse e ha fermamente negato di aver commesso qualsiasi illecito.

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