John Lydon contro i KNEECAP: «Se sostieni la morte di un altro essere umano, non hai scuse»
L’ex Sex Pistols si è schierato contro il trio di Belfast: «Sarete miei nemici per il resto della vostra mediocre esistenza»

Mentre la polemica sui KNEECAP continua a far discutere, l’ex cantante dei Sex Pistols John Lydon è intervenuto nel dibattito. E, come al solito, ci è andato giù abbastanza pesante, riferendosi in particolare al video del 2023 ripescato dalle autorità inglesi in cui il trio gridava al pubblico: «L’unico Tory buono è un Tory morto. Uccidete il vostro deputato locale». All’epoca, il partito conservatore dei Tories era al governo con un’ampia maggioranza. «Se stai sostenendo la morte di un altro essere umano, allora non hai alcuna scusa», ha commentato Lydon in risposta. «Sei mio nemico da qui in avanti per il resto della tua mediocre esistenza. Non dovresti parlare così, non dovresti inimicarti i tuoi simili. Anzi, probabilmente hanno bisogno di una bella gambizzazione!» ha concluso l’artista inglese giocando con il nome della band.
Nel contesto della questione, “kneecapping”, il termine si riferisce al modo in cui i paramilitari nordirlandesi si facevano giustizia da soli durante i Troubles. Erano infatti soliti infliggere ferite a chi era accusato di comportamenti criminali o antisociali con un colpo di pistola al ginocchio.
Lydon ha anche commentato gli apparenti tentativi dei KNEECAP di generare polemiche nell’era moderna, affermando che stanno prendendo spunto dalla sua ex band. «Penso che stiano seguendo quello che pensano sia il percorso dei Sex Pistols. È utile quando hai il Financial Times che ti sostiene”.
I KNEECAP sono balzati agli onori della cronaca dopo la loro apparizione al Coachella Festival in aprile, dove hanno espresso forti sentimenti anti-Israele durante il loro set. «Israele sta commettendo un genocidio contro il popolo palestinese» recitavano i messaggi proiettati sul palco. «Il governo degli Stati Uniti lo sta permettendo, armando e finanziando Israele nonostante i suoi crimini di guerra. F-k Israele; Palestina libera». La reazione è stata rapida e variegata, con Sharon Osbourne che ha chiesto la revoca dei visti di lavoro della band in vista di un altro tour nordamericano nel corso dell’anno.
John Lydon anche contro i nuovi Sex Pistols
Lydon è stato piuttosto prolifico in termini di commenti pubblici nelle ultime settimane, avendo recentemente denigrato la nuova versione dei Sex Pistols, ora in tour con Frank Carter alla voce principale, e prendendo le distanze da qualsiasi potenziale riunione con i suoi ex compagni di band.
«Lasciamoli sguazzare nelle aspettative da Walt Disney», ha detto in risposta all’idea di tornare nel ruolo di vocalist. «Hanno ucciso il contenuto, o hanno fatto del loro meglio per farlo, e hanno trasformato il tutto in una spazzatura, in un infantilismo, e questo è inaccettabile. Mi dispiace, non ho più intenzione di dare una mano a tutto questo, per quanto mi riguarda io sono i Pistols e loro no».