Justin Bieber si racconta: le droghe, i problemi della fama e il rapporto con Dio
Justin Bieber ha condiviso con i suoi fan alcune tematiche importanti relative alla popolarità. Ma non solo. Ha parlato anche del suo rapporto con Dio
Justin Bieber ha lanciato un accorato messaggio ai suoi fan tramite il suo profilo Instagram.
Nel suo lungo post, l’artista – che ha recentemente collaborato con Ed Sheeran sulla hit I Don’t Care e con Billie Eilish per una nuova versione di Bad Guy – ha raccontato tantissime cose. Dalla difficoltà di gestire la popolarità quando si è giovani all’incapacità di rapportarsi con le persone, soprattutto in amore. Ma anche del suo avvicinarsi alle droghe come via di fuga e, infine, il suo matrimonio con Hailey Baldwin.
In questi ultimi mesi Justin Bieber si è avvicinato alla fede, come ha spesso raccontato sui suoi social network. Il messaggio ai suoi fan si conclude infatti con queste parole: «Gesù vi ama… siate coraggiosi oggi e amate le persone oggi non secondo i vostri standard, ma con l’amore perfetto e immortale di Dio».
Il messaggio integrale di Justin Bieber ai fan
«È difficile alzarsi dal letto alla mattina con lo spirito giusto quando sei sopraffatto dalla tua vita, dal tuo passato, dal tuo lavoro, dalle tue responsabilità, dalle tue emozioni, dalla tua famiglia, dal denaro, dalle relazioni. Quando sembra che ci sia un problema dietro l’altro. Inizi le tue giornate sapendo che sarà un’altra brutta giornata. Un ciclo di delusioni infinite. A volte puoi anche arrivare al punto in cui vorresti smettere davvero di vivere. Perché sai che non cambierà mai nulla… io vi capisco bene».
«Io non posso cambiare il mio modo di pensare. Sono fortunato ad avere persone che mi incoraggiano a continuare a vivere. Vedete… ho un sacco di soldi, vestiti, macchine, premi ecc ma ero sempre insoddisfatto. Avete mai letto le statistiche sulle giovani star e su come diventa la loro vita? C’è tanta pressione e responsabilità che viene data a questi bambini che devono ancora sviluppare il loro lobo frontale del cervello (quello che fa prendere loro le decisioni)».
«La pressione della fama ti scatena qualcosa che è impossibile spiegare. Io non sono cresciuto in una situazione famigliare perfetta, i miei genitori avevano diciotto anni, si sono separati e non avevano soldi. Poi il mio talento è esploso e sono diventato famoso in poco più di due anni. Il mio mondo è stato capovolto. Sono passato dall’essere un tredicenne di una piccola cittadina sconosciuta ad essere acclamato a destra e manca da milioni di persone che dicevano che mi amavano e che ero il migliore. Non so cosa ne pensiate voi ma l’umiltà arriva con la crescita. Quando ascolti certe cose da bambino ti convinci che siano vere perché non hai ancora sviluppato la tua razionalità…tutti facevano tutto per me e io non ho mai imparato cosa significasse essere responsabili».
«Quindi a diciotto anni non avevo idea di come si vivesse nel mondo, con milioni di dollari e con l’accesso a qualunque cosa volessi. Questa è una cosa che può diventare pericolosa. A 20 anni avevo già preso tutte le decisioni peggiori che si possano immaginare e sono passato dall’essere una delle persone più amate e acclamate al mondo ad essere una delle più derise, odiate e giudicate! Secondo alcuni studi, stare su un palco ti dà una carica tale di dopamina che nessuna altra attività può darti… quindi questi alti e bassi sono difficili da controllare. Saprete di tantissime band e persone che hanno avuto una fase in cui hanno fatto abuso di droghe, e credo che questo sia dovuto dall’incapacità di controllare gli alti e bassi che sono conseguenti alla carriera di entertainer».
«Ho iniziato a usare droghe pesanti all’età di diciannove anni e ho rovinato tutte le mie relazioni. Sono diventato maleducato, irrispettoso verso le donne e arrabbiato. Mi sono allontanato da chiunque mi amasse e mi nascondevo dietro lo scudo della persona che ero diventato. Pensavo che non sarei più riuscito a tornare indietro. Ci sono voluti anni per allontanarmi da tutte le decisioni brutte che avevo preso, per sistemare relazioni distrutte e cambiare il mio modo di approcciarmi alle persone. Per fortuna Dio mi ha concesso di vivere intorno a persone che mi amano per quello che sono».
«Ora sto vivendo il momento migliore della mia vita: il matrimonio! È una nuovissima e pazzesca responsabilità. Impari la fiducia, la pazienza, la gentilezza, l’umiltà e tutte le cose che servono per diventare un brav’uomo. Tutto questo per dire che dovete combattere anche quando vi sembra che tutto vi remi contro. Gesù vi ama… siate coraggiosi oggi e amate le persone oggi non secondo i vostri standard, ma con l’amore perfetto e immortale di Dio»