I Lumineers sono tornati: “Same Old Songs” anticipa il nuovo album “Automatic”
La band composta da Wesley Schultz e Jeremiah Fraites pubblicherà il quinto disco il prossimo 14 febbraio. Ad aprile saranno in concerto a Milano
Tutte le novità sono arrivate in meno di ventiquattro ore, molto velocemente. Un po’ come avvenuto con le canzoni del loro nuovo disco, registrato in meno di un mese. I Lumineers, a tre anni di distanza dal loro ultimo progetto BRIGHTSIDE, tornano con il loro quinto album in studio Automatic. L’uscita, prevista per il prossimo 14 febbraio, è stata anticipata dal singolo Same Old Songs che è anche la prima delle undici tracce del nuovo lavoro.
Il brano era stato preannunciato con un post che riportava alcuni dei versi cantati da Wesley Schultz: «Hey Mama would you pay my rent/ Would you let me crash in your basement/ ‘Cause anyone of us could make it big or could end up dead on the pavement/ And if i was to die/ If the plane went down and you survived». Same Old Songs ha delle sonorità alt-rock che riprendono lo stile degli ultimi due progetti della band. La canzone è stata pubblicata insieme al videoclip e, come al solito, i Lumineers hanno puntato molto sulla componente visuale. La regia del video è stata infatti affidata a Anaïs LaRocca (Hundred Waters). Le immagini mostrano Wesley e Jeremiah Fraites mentre si esibiscono davanti a un grande schermo che trasmette delle immagini VHS.
Il nuovo album
I Lumineers hanno scritto e registrato Automatic in un luogo che è stato fonte d’ispirazione per il concept dei testi e dell’artwork. Il disco è stato prodotto da David Baron che «ha attrezzato l‘Utopia di Woodstock come Abbey Road, installando sia apparecchiature vintage che all’avanguardia». Wesley Schultz e Jeremiah Fraites hanno puntato sulla riproduzione dell’effetto “dal vivo”. Lo studio era attrezzato con due set di batteria, tre pianoforti, una serie di amplificatori, chitarre e microfoni vocali. Tutto questo per permettere ai musicisti di ruotare e suonare senza interruzioni. Un metodo che lasciava meno opportunità di correggere gli errori o di perfezionare il suono, rendendo il tutto più realistico.
«L’album esplora alcune delle assurdità del mondo moderno, come il confine sempre più labile tra ciò che è reale e ciò che non lo è, e la varietà di modi in cui ci intorpidiamo cercando di combattere sia la noia che la sovrastimolazione» ha rivelato Schultz.
I Lumineers saranno in tour mondiale a partire da questa settimana e si esibiranno dal vivo in Italia a primavera. Appuntamento l’11 aprile all’Unipol Forum di Milano. I biglietti sono ancora disponibili anche su Ticketmaster.