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Perché Mezzosangue è l’unico feat nel nuovo album di Ultimo

Oggi è uscito “Altrove”, il nuovo progetto del cantautore romano che vede unicamente la collaborazione del rapper

Autore Billboard IT
  • Il17 Maggio 2024
Perché Mezzosangue è l’unico feat nel nuovo album di Ultimo

Mezzosangue, foto di Michele Anzivino

Quello tra Ultimo e Mezzosangue è uno di quei feat che non ti aspetti. E non solo perché si tratta di due mondi lontani tra loro (uno è il principe del pop che riempie gli stadi sin da giovanissimo, l’altro un alfiere del rap puro che non disdegna per niente la sua dimensione più underground), ma perché di fatto questa è la prima collaborazione che il cantautore romano inserisce in un suo disco ufficiale. Mezzosangue compare infatti in Diluvio universale, l’ottava traccia di Altrove, il nuovo progetto di Ultimo uscito oggi: ecco chi è e perché la scelta di Niccolò è ricaduta proprio su di lui.

“Nel 2017 conobbi Nicco a un mio live”, ha scritto Mezzosangue su Instagram il giorno dell’annuncio del feat con Ultimo. “Da lì abbiamo cominciato a vederci e a parlare di qualsiasi cosa, due acquari che condividono il fatto di viaggiare sempre altrove con la testa, con il filo conduttore della musica. Nel mio percorso ne ho viste di tutti i colori e retroscena, che a volte ti fanno perdere il gusto e la spontaneità di fare musica, e forse è proprio per questo che ho poche collaborazioni. Nicco è sempre stato diverso, per quanto se ne possa dire ha sempre fatto il cazzo che gli pare, e che il primo featuring in un suo disco sia con un artista come me ne è la prova. È una traccia nata come nascono le cose belle, senza pensare a nulla, in studio con due birre e una chitarra”.

Chi è Mezzosangue, il rapper scelto da Ultimo in “Altrove”

Nato a Roma nel 1991, Mezzosangue fa la sua prima apparizione in un video su Youtube nel 2012, e da quel momento la domanda è una sola: chi si nasconde dietro il suo iconico passamontagna? La risposta è nei suoi versi: “Sotto non c’è nessuna faccia, nessun nome, solo un’idea che parla”, confermando l’importanza che il rapper dà all’espressione artistica più che alla fama personale.

Col tempo Mezzosangue si è fatto rapidamente strada nei circuiti underground romani per assumere una dimensione nazionale con il suo primo mixtape, Musica Cicatrene, e poi con l’uscita del primo album ufficiale Soul of a Supertramp, inizialmente pubblicato in free download e divenuto presto un classico del genere, con il quale ha lasciato un’impronta indelebile nella scena con uno stile conscious personalissimo.

Nel 2018 esce Tree – Roots and Crown, un concept album contenente temi che vanno dalle filosofie orientali della cabala e dei chakra alla fisica quantistica, per concludersi con l’ermetismo. L’album è stato certificato disco d’oro e il tour annesso ha riscosso numerosi sold out. A distanza di circa 4 anni dalla sua ultima pubblicazione, il 16 dicembre del 2022, Mezzosangue pubblica SETE, che ci ha raccontato in questa intervista. Nel disco, il rapper romano analizza 10 forme di sete nel concetto baumaniano del termine di liquidità. Passando per 3 punti specifici di 3 rispettive tracce, la sete, la scelta e la fede, giunge ad una trasformazione personale dal “nero” della Nigredo, al “bianco” dell’Albedo.

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