Morad: sarà lui il prossimo feat internazionale di Capo Plaza?
L’asse Spagna-Italia potrebbe presto offrirci qualcosa di nuovo. Morad e Capo Plaza si stuzzicano da mesi. Collaborazione in arrivo?
Direttamente dal barrio di La Florida de L’Hospitalet de Llobregat (Barcellona) si è fatta largo la voce di un giovane artista. Il rapper spagnolo in questione si chiama Morad, uno dei talenti più cristallini del panorama urban europeo.
L’artista vanta già una produzione piuttosto ricca, con variegati set sonori, fra trap, afrobeat, reggaeton e influenze francesi (Jul uno dei suoi preferiti). Il leitmotiv della sua musica è un classico hip hop: la testimonianza di quartiere.
El rapero appena ventenne di origini marocchine, grazie ad una incredibile amalgama tra testo e sound, ha perfezionato uno stile convincente e coinvolgente. Il suo flow infatti ha una grande dote: mette voglia di ballare.
Dentro le sue barre, le storie palpitanti e vivide della sua gente, in nome di un barrio multietnico che si porta sulle spalle. Tra i bersagli più frequenti delle sue rime, i chivatos e le oppressioni della polizia. Lo spagnolo è fresco tra l’altro di un feat internazionale di grosso calibro (DE AQUI PA YA) con il francese Lacrim.
Morad ormai è conosciuto anche al di fuori della Spagna. La sua musica è arrivata fino in Italia, e può vantare un estimatore d’eccezione. Il rapper di Salerno Capo Plaza, infatti, è più volte uscito allo scoperto su Instagram, manifestando il proprio apprezzamento per l’artista catalano. La stima è reciproca, dato che per mesi Plaza e Morad si sono scambiati attestati di brotherhood sotto ai post e tra i tag nelle insta-stories. Ormai, nella realtà musicale odierna, questi particolari sono indizi da non sottovalutare.
Il motivo è semplice. Solitamente, queste sequele di complimenti sfociano in un featuring. È sempre più plausibile aspettarsi una collaborazione tra i due, anche perché a livello di immaginario non mancano le somiglianze, non solo per l’attitude zanza-mediterranea.
Anche Capo Plaza infatti è molto legato al tema del blocco, alla loyalty dei fratelli di sempre da portarsi appresso nella scalata al successo, e all’idea di artista come modello di rivalsa e riscatto per la propria comunità. Inoltre, entrambi hanno grandi doti da chorus-killer.
Somiglianza, ma non coincidenza.
Per ora, Morad ha un diverso gusto per il ritmo tambureggiante, e i suoi lavori continuano a sporcarsi le mani per le vie in cui lui è nato. Insomma, è ancora un M.D.L.R., un Mec De La Rue (ragazzo di strada) in toto. Plaza a livello di estetica e sound ha portato la narrativa di quartiere e l’autocelebrazione su un piano diverso: la sua è una rivalsa che veste i brand, che traccia la via a chi non aveva niente e ce l’ha fatta ad accedere ai piani alti tra drip e Amiri.
Ma sono proprio le differenze, più che le somiglianza, a rendere accattivante la combo.
Se, fedeli ad Agatha Christie, tre indizi fanno una prova, Plaza e Morad potrebbero presto finire sullo stesso beat. Altro tassello internazionale per la scalata internazionale di Plaza, altro riconoscimento artistico e mediatico per Morad.