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È morto Burt Bacharach, il grande artigiano della musica pop del 20° secolo

Ci ha lasciato per cause naturali all’età di 94 anni nella sua casa a Los Angeles. Un songbook che rimarrà per qualità e quantità uno dei più importanti nella storia della musica popolare statunitense e non solo

Autore Tommaso Toma
  • Il9 Febbraio 2023
È morto Burt Bacharach, il grande artigiano della musica pop del 20° secolo

Intere generazioni hanno fischiettato What the World Needs Now Is Love, sono rimasti incantati dall’elegante bellezza di canzoni come Do You Know the Way to San Jose? o I Say a Little Prayer.  Affascinante e rassicurante nell’aspetto, Burt Bacharach era in qualche modo un autentico idolo, seppur con fosse un cantante.

Il suo songbook era incredibilmente ricco e grandi voci hanno cantato le sue composizioni. Il nome di Burt Bacharach rimarrà per sempre legato alla voce di Dionne Warwick, ma anche Aretha Franklin e poi B.J. Thomas, Dusty Springfield, e come dimenticare la collaborazione con Elvis Costello (che tra poco sarà ristampata in edizione espansa da Universal).


Il suo primo numero 1 in una classifica di Billboard giunse grazie a un genere non tipicamente associato al grande compositore: il country. The Story of My Life la scrisse assieme al sodale lyricist HalDavid. Fu cantata da Marty Robbins e raggiunse la vetta della classifica Hot Country Songs nel 1958. Nello stesso anno, Perry Como portò Magic Moments del duo al numero 4 della classifica Billboard Most Played by Disc Jockey. Era una sorta di classifica anticipatrice della Hot 100.

Bacharach si è cimentato nella scrittura di canzoni cinematografiche. Creò colonne sonore indelebili come The Look of Love e la hit Hot 100 che raggiunse il numero 1, Raindrops Keep Fallin’ on My Head. Durante questo periodo fertilissimo dal punto di vista compositivo. La colonna sonora di Butch Cassidy e Sundance Kid, Raindrops… fece guadagnare a Bacharach due Oscar e un Grammy per la migliore colonna sonora.


Ha anche vinto un altro Oscar per la migliore canzone per Arthur’s Theme (Best That You Can Do), in condivisione con Carole Bayer Sager, Peter Allen e il cantante Christopher Cross. Le composizioni di Bacharach hanno ricevuto altre tre nomination agli Oscar. Per What’s New Pussycat?, che su portata al successo da Tom Jones (dal film omonimo del 1965), e poi Alfie (film omonimo del 1966) e The Look of Love (da Casino Royale, 1967), entrambe cantate da Dusty Springfield.

Il suo matrimonio di lunga data con l’attrice Angie Dickinson contribuì a conferirgli quell’immagine “à la page” per tantissimi lustri. Era anche noto per la sua passione per i cavalli da corsa purosangue per più di 30 anni e per la sua frequente partecipazione al Kentucky Derby. Uno dei suoi cavalli, Burt’s Heartlight No. One (dal titolo di una canzone di successo del 1982 con Neil Diamond), è stato campione nel 1983.

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