Neil Young ringrazia la Warner e Hipgnosis per stare dalla sua nella lotta alla disinformazione di Spotify
A poche ore dalla rimozione del suo catalogo della piattaforma, il cantante elogia la sua etichetta e l’editore per aiutarlo nella sua presa di posizione contro alcuni podcast ritenuti No-Vax
Neil Young ha pubblicato ieri due lettere di elogio al suo editore, Hipgnosis, e alla sua etichetta, Warner Records/Reprise, dopo che Spotify ha acconsentito alla sua richiesta di far rimuovere la sua musica dal catalogo. Young ha richiesto pubblicamente la rimozione del suo catalogo lunedì, citando come motivo la disinformazione sui vaccini portata avanti dal popolare podcast Joe Rogan Experience di Spotify.
«Voglio ringraziare i miei partner per aver preso una posizione insieme a me», ha scritto Young sul suo sito Neil Young Archives, dopo che Spotify ha annunciato che il rocker è stato rimosso. Questa non è evidentemente stata una facile decisione d’affari, dal momento che Spotify rappresenta il 60% delle sue entrate in streaming. Questo significa che Warner Records/Reprise e Hipgnosis, che hanno il 50% del catalogo di canzoni di Neil Young, hanno preso un significativo colpo finanziario, con questa decisione.
«È un affare molto grande, una mossa costosa, ma ne vale la pena per la nostra integrità e le nostre convinzioni» ha dichiarato Neil Young «la disinformazione su Covid-19 non può essere accettata». E mentre ha espresso la speranza che altri artisti «facciano una mossa» ha affermato «non posso davvero aspettarmi che accada».
«In nome della verità»
«L’ho fatto perché non avevo scelta nel mio cuore», ha continuato Young. «È quello che sono. Non sto censurando nessuno. Sto dicendo la mia verità. Conosco Daniel Ek (CEO di Spotify, ndr.)…mi piace. Vorrei che non avesse fatto i passi che ha fatto perché ha impedito che la mia musica fosse condivisa sulla sua piattaforma. Ci ha impedito di lavorare insieme per diffondere la musica. Ma siamo ancora amici».
In una dichiarazione a Billboard US, un portavoce di Spotify ha confermato la rimozione del catalogo di Young, scrivendo: «Vogliamo che tutta la musica e i contenuti audio del mondo siano disponibili per gli utenti di Spotify. Ne deriva una grande responsabilità nel bilanciare sia la sicurezza per gli ascoltatori che la libertà per i creatori. Abbiamo politiche dettagliate sui contenuti e abbiamo rimosso oltre 20.000 episodi di podcast relativi a Covid-19 dall’inizio della pandemia. Ci dispiace che Neil abbia deciso di rimuovere la sua musica da Spotify, ma speriamo di riaccoglierlo presto».
Le preoccupazioni di Young sul Joe Rogan Experience fanno eco a quelle di alcune comunità mediche e scientifiche. In una lettera aperta, pubblicata online a inizio gennaio, un gruppo di 270 medici, scienziati e professori ha espresso disagio per la diffusione di disinformazione da parte di Rogan sul Covid-19, chiedendo a Spotify di agire al riguardo. Joe Rogan ha più volte scoraggiato i giovani dal ricevere il vaccino, affermato che i vaccini mRNA sono “terapia genica” e promosso l’uso di ivermectina (medicina anti-parassitaria, ndr.) per trattare il Covid, contrariamente agli avvertimenti della FDA (Food and Drugs Administration)