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Il vincitore dell’Eurovision 2024 restituirà il premio per protesta contro la partecipazione di Israele

Mentre Islanda, Spagna, Irlanda, Slovenia e Paesi Bassi si ritirano dalla competizione, l’ex vincitore Nemo ha deciso di restituire il suo trofeo

  • Il12 Dicembre 2025
Il vincitore dell’Eurovision 2024 restituirà il premio per protesta contro la partecipazione di Israele

«Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele», ha annunciato Nemo, l’artista svizzero vincitore dell’Eurovision Song Contest 2024. Categorico nella sua posizione, l’artista decide di restituire il trofeo a seguito anche dell’annuncio della non – partecipazione al programma (che si terrà a Vienna) da parte di stati come l’Islanda, la Spagna, l’Irlanda, la Slovenia e i Paesi Bassi. 

Nemo restituisce il trofeo dell’Eurovision in protesta contro Israele

“L’Eurovision rappresenta unità inclusione e dignità. Ma la partecipazione di Israele, durante quello che la Commissione d’inchiesta dell’Onu ha concluso essere un genocidio, mostra un conflitto tra quegli ideali e le decisioni prese”. Così scrive Nemo all’interno di un post pubblicato sulla sua pagina Instagram. La decisione del cantante e rapper 26enne di restituire il premio vinto all’Eurovision 2024, arriva come segno di protesta per la partecipazione dello stato di Israele all’edizione che si terrà a Vienna nel 2026. 

Oggi non sento più che questo trofeo debba stare sulla mia mensola”, ha scritto Nemo rimarcando il “conflitto” che sussiste tra i valori che incarna la competizione musicale con quelli di Israele. “La partecipazione di Israele, mentre la Commissione d’inchiesta indipendente dell’ONU ha stabilito che è in corso un genocidio, rivela un chiaro conflitto tra quegli ideali e la decisione dell’EBU”. 

La vittoria di Nemo nel 2024

Nemo è un artista svizzero, vincitore dell’Eurovision Song Contest del 2024 con il brano The Code, Inoltre, è il primo artista non binario a vincere la competizione europea. Già dopo la vittoria, l’artista aveva raccontato alla BBC le difficoltà affrontate durante il concorso e la sensazione di isolamento dovuta alle polemiche sulla presenza di Israele, critiche che portarono la EBU a introdurre nuove misure a tutela del benessere mentale di artisti e staff. Martin Green, della EBU, ha espresso rammarico per la decisione di Nemo, ma ha ribadito il rispetto per le sue opinioni e confermato che rimarrà sempre parte della famiglia Eurovision. La prossima edizione del concorso si terrà a Vienna e celebrerà la sua 70ª edizione.

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