Le NewJeans hanno perso la battaglia legale con ADOR

Le NewJeans dovranno onorare il loro contratto con ADOR fino al 2029. Questa la sintesi del verdetto espresso dal Tribunale di Seoul in merito alla lunga disputa iniziata alla fine dello scorso anno tra la giovanissima band K-pop e la sua agenzia, parte del colosso HYBE. La richiesta del gruppo, rigettata dalla Corte, era di sopsendere l’accordo in modo tale da poter proseguire con una carriera indipendente. Nel novembre del 2024 le cinque componenti, in una conferenza stampa, avevano annunciato la risoluzione del contratto in esclusiva dopo il licenziamento della loro rappresentante Min Hee-jin. «È difficile riconoscere che ADOR abbia violato gli obblighi significativi stipulati come motivi di risoluzione del contratto» ha dichiarato il tribunale. La Corte ha anche ordinato alle NewJeans di sostenere le spese processuali.

«È difficile concludere che il semplice fatto che Min Hee-jin sia stata licenziata dalla sua posizione di amministratore delegato di ADOR abbia causato una lacuna nelle mansioni di gestione. O che ADOR non abbia i piani o le capacità per svolgere tali mansioni» ha spiegato il tribunale. «Il contratto di esclusiva non prevede in alcun modo che ADOR debba affidare i compiti di gestione delle NewJeans a Min Hee-jin. […] solo perché le NewJeans ripongono in lei una grande fiducia» ha aggiunto.

«Considerando che ADOR ha pubblicato album, organizzato incontri con i fan, pianificato un tour mondiale e offerto opportunità per eventi e riprese commerciali anche quando le NewJeans non collaboravano, è difficile concludere che non sia in grado di fornire servizi di gestione» prosegue la sentenza. Nell’ultimo anno, infatti, la band aveva aperto un nuovo account Instagram, cambiato nome e avviato delle attività indipendenti.

La reazione delle NewJeans e di ADOR

Come riportato da The Chosun Daily, i rappresentanti delle NewJeans – le artiste non erano presenti in Tribunale – hanno ribadito la volontà di ricorrere in appello alla decisione. «Sebbene i membri rispettino la decisione del tribunale, è impossibile tornare e continuare le normali attività di intrattenimento nella situazione attuale. Il rapporto di fiducia con ADOR è già stato completamente compromesso».

ADOR ha invece dichiarato: «Ci auguriamo sinceramente che il risultato odierno, in cui varie rivendicazioni e relazioni fattuali sono state verificate per un lungo periodo e che è stata emessa ancora una volta una sentenza con lo stesso intento, possa rappresentare un’occasione per gli artisti di riflettere con calma sulla questione». Ora bisognerà capire come evolverà la vicenda in appello. Al momento le cinque artiste devono tornare a lavorare per l’agenzia che le ha lanciate.