Olly rinuncia all’Eurovision, ma non è il primo artista nella storia a farlo
Il recente forfait dato dall’artista ligure ha scatenato non poco scalpore. Ma non si tratta di un fatto senza precedenti, perché la storia del contest è costellata da artisti che hanno preferito non partecipare
13/02/2025 Sanremo. 75° Festival della Canzone Italiana, terza serata. Nella foto Olly
La recente rinuncia di Olly alla partecipazione all’Eurovision 2025 ha scatenato non poco scalpore. Perché qualcuno dovrebbe rifiutare un’occasione unica come quella di rappresentare l’Italia sul palco del contest musicale più importante d’Europa? Così, tra incredulità e teorie complottiste, il posto è passato al secondo classificato di Sanremo, Lucio Corsi. Ma attenzione: se pensate che il “no” di Olly sia un evento senza precedenti, è il momento di fare un tuffo nel passato, perché la storia dell’Eurovision è costellata di artisti che hanno preferito rinunciare.
Non è la prima volta che un vincitore di Sanremo decide di non partecipare all’Eurovision Song Contest. Nel 2016 gli Stadio, vincitori con Un Giorno Mi Dirai, dissero “no grazie” a ESC, lasciando il posto alla seconda classificata Francesca Michielin con la sua Nessun Grado di Separazione, che si piazzò poi sedicesima.
Ma il caso più iconico è senza dubbio quello del 1990. I Pooh vinsero Sanremo con Uomini Soli ma rinunciarono all’Eurovision, lasciando strada a Toto Cutugno con Insieme: 1992, che – sorpresa! – vinse la competizione. Morale della favola? I Pooh, col senno di poi, si sono pentiti della scelta.
Va detto che fino a qualche anno fa l’Eurovision non godeva della popolarità che ha oggi. Eddy Anselmi, esperto del contest, ha spiegato che nel 2011 la prima trasmissione dell’evento in Italia registrò un 0,6% di share. Oggi, invece, le cose sono cambiate: la finale di Torino ha superato il 41% di share, segno che il pubblico italiano ha cambiato completamente punto di vista sull’Eurovision.
Tornando a Olly, perché ha deciso di non partecipare all’Eurovision 2025? La versione ufficiale parla di una scelta ponderata, dovuta al fatto che l’Eurovision è una competizione a sé, molto diversa da Sanremo. Lui stesso ha spiegato tramite un post su Instagram il motivo della sua scelta. Ora il testimone passa a Lucio Corsi, che rappresenterà l’Italia a Basilea dal 13 al 17 maggio. E, chissà, magari tra qualche anno anche Olly – come i Pooh – guarderà indietro con un pizzico di rimpianto.