Ascolta in anteprima “Synesthetic Flow” di Petar Dundov
Petar Dundov produce musica elettronica che riesce a rompere i confini e a stravolgere le menti. Ecco in anteprima il suo nuovo pezzo
Per Petar Dundov la techno è «musica che precede il movimento. È musica da ballare, abbastanza solida per trasportare le emozioni sulla pista e abbastanza astratta per essere un modello per l’infinità».
Scienziati e filosofi hanno cercato di definire nel miglior modo possibile la techno, fin dal momento in cui è scoppiata a Detroit a metà degli anni Ottanta. È senza dubbio lo slancio a combustione lenta di cui la generazione Berghain è sostenitrice. La musica del produttore croato Petar Dundov riesce a sposare queste definizioni in modo perfetto. Oggi, giovedì 21 maggio, vi presentiamo in anteprima il suo nuovo singolo Synesthetic Flow. Il brano precede l’uscita del nuovo disco (che arriverà in autunno).
Petar Dundov produce musica elettronica intelligente che riesce a rompere i confini, a far muovere i piedi e a stravolgere le menti. È senza dubbio uno dei produttori più stimolanti, originali e audaci del mondo elettronico. E con artisti del calibro di Sven Väth, Francois K, Laurent Garnier, Adam Beyer, Josh Wink, Guy J, Glimpse, Hernan Cattaneo, Brendan Moeller e Danny Tenaglia tra i suoi fan, sarebbe difficile non essere d’accordo.
John Digweed lo ha lodato per un’epica rielaborazione di Reflections di Alan Fitzpatrick. Gregor Tresher ha “compresso” per lui un profondo e ipnotico remix della sua traccia The Life Wire.
Dundov è nato a Zagabria nei primi anni Settanta e la sua carriera nella dance elettronica risale perlopiù agli ultimi vent’anni. Ma è solo nel nuovo millennio che l’artista ha deciso di usare il suo vero nome per le sue produzioni. Gli ultimi due anni hanno visto la forza del suo singolo Oasis. È stato suonato da tutti (da Dubfire a Sasha a Ben Klock a Prins Thomas a Timo Maas) e ha preso d’assalto la scena con le sue intricate melodie in continua evoluzione.
Il suo obiettivo finale come produttore e musicista? È quello di collegare il mondo dell’ispirazione a quello fisico. In modo che l’ascoltatore non riesca più a distringuere l’uno dall’altro.
Per Petar Dundov la musica «ha questa proprietà unica di comunicare emozioni profonde che sono dentro a tutti noi. La mia ricerca è un tentativo di far rivivere quelle emozioni in cui risuoniamo tutti come una cosa unica».
Il suo nuovo singolo Synesthetic Flow che esce ufficialmente domani su Beatport contiene anche un remix del bravissimo e acclamatissimo Patrice Baeumler.
L’artista ha confessato a Billboard Italia: «Sono troppo carico per questo nuovo singolo. Non vedo l’ora di sentirlo suonare in un club. Patrice è un grande remixer, ci conosciamo bene. Anni fa ho fatto un remix per lui. Ha fatto un lavoro fantastico». E ha concluso: «Questo è un momento fantastico per la creatività, aspettatevi molta nuova musica presto!».