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PIAS: savoir faire belga, inclinazione globale

Una breve storia e i progetti di un’importante casa di distribuzione e di produzione belga, la Pias. Ci racconta tutto Edwin Schroter, Group Managing Director

Autore Tommaso Toma
  • Il27 Ottobre 2018
PIAS: savoir faire belga, inclinazione globale

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Il Belgio – e Bruxelles in particolare – sono sempre stati luoghi di estrema ricettività e sensibilità nei confronti del panorama rock e dance alternativo. Negli anni ’80 fiorirono tantissimi negozi di dischi, club e case discografiche connesse perfettamente con quello che succedeva nella vicina Gran Bretagna. La PIAS (spesso scritto [PIAS]) è esattamente figlia di quel contesto e mantiene inalterato lo spirito di indipendenza e libertà creativa di quel decennio.

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Interno della sede della PIAS

Qual è la vostra storia?


La PIAS è stata fondata nel 1981 da Kenny Gates e Michel Lambot. Kenny era un giovane appassionato di musica che comprava dischi in un negozio indipendente chiamato Casablanca Moon, gestito da Michel. Il modello di business e la filosofia di Michel stavano nel fatto che vendeva solamente dischi pubblicati da etichette indipendenti. Questo voleva dire che Kenny poteva comprare i Joy Division perché stavano con la Factory Records ma non gli Echo & The Bunnymen perché erano con una major. Era un concetto difficile da capire, non solo per Kenny ma per molti altri appassionati di musica di Bruxelles!

Il negozio chiuse i battenti. Tuttavia nacque una grande amicizia e Kenny e Michel decisero di cominciare una nuova avventura insieme: la creazione di Play It Again Sam. Dalla cantina dei genitori di Kenny, i due iniziarono a importare dischi da iconiche etichette indipendenti britanniche come la Factory, la 4AD e la Mute. Al tempo stesso cominciarono a mettere sotto contratto i loro artisti e così Play It Again Sam come etichetta diventò protagonista nella nascita della scena EBM (electronic body music, derivato della Neue Deutsche Welle, ndr) e industrial con artisti come Front 242, Meat Beat Manifesto e The Young Gods.


Gli affari crescevano, così Kenny e Michel aprirono uffici al di fuori del Belgio e il nome della società divenne PIAS. La PIAS Recordings è la divisione discografica di PIAS e l’etichetta Play It Again Sam resta ancora al suo centro. La Play It Again Sam ha un roster che include artisti come Soulwax / 2manydjs, Agnes Obel, dEUS, Editors, Joan As Police Woman e Melanie De Biasio. Abbiamo anche etichette specialistiche, come la Different, focalizzata sull’elettronica, e inoltre i nostri uffici all’estero mettono sotto contratto talenti locali direttamente con la PIAS Recordings.

Cosa fate oltre a curare la divisione discografica del vostro gruppo?

Come società di servizi per artisti ed etichette, la PIAS gestisce il marketing e la distribuzione di alcune note etichette indipendenti, fra cui Bella Union, Beggars, Mute, Heavenly, Domino, Secretly Canadian, Sub Pop, Ninja Tune, Epitaph e Warp, così come artisti del calibro di Black Rebel Motorcycle Club, Eels, Garbage, Mogwai, Oasis e Two Door Cinema Club. Nel 2015, in seguito all’acquisizione di Harmonia Mundi, una delle più note e rispettate etichette indipendenti di musica classica, il PIAS Group ora include anche un’apposita divisione “Classical and Jazz”.

Con uffici in sedici città del mondo, oggi PIAS vanta un team di oltre 300 fervidi appassionati di musica che servono la comunità della musica indipendente fornendo una casa globale per artisti ed etichette indipendenti di ogni genere e parte del pianeta.


Una lista dei recenti successi commerciali?

Editors, Eels e Father John Misty quest’anno hanno pubblicato album che hanno raggiunto la top 10 in diversi mercati in Europa. Matt Simons, che ha avuto un singolo certificato doppio Platino con Catch & Release in Italia e svariati multiplatino in giro per il mondo, al momento ha una nuova hit radiofonica in Europa con il suo nuovo singolo We Can Do Better. Nel Regno Unito il nostro team di distribuzione ha da poco avuto un altro numero 1 con gli Arctic Monkeys (Domino), mentre in Australia distribuiamo la locale “indie hero” Courtney Barnett, che ha pubblicato a maggio il suo secondo album Tell Me How You Really Feel.

Un interessante artista belga che sta costruendo una storia di successo internazionale è Oscar & The Wolf: il suo album è stato recentemente certificato triplo Platino in Belgio e sta andando molto bene anche in Olanda, Francia e Turchia. Il successo di The Night We Met dei Lord Huron continua in seguito alla seconda stagione della serie Netflix 13 Reasons Why e i Cigarettes After Sex (Partisan Records) sono stati fra i nuovi artisti che hanno conosciuto un vero break-through.

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Lo spazio vinili all’interno della sede di PIAS

Alcune importanti pubblicazioni per il futuro prossimo?


Ci sono così tante eccitanti pubblicazioni in arrivo… Un album che abbiamo atteso a lungo e che crediamo che andrà molto bene è il nuovo disco di Soap&Skin. È bellissimo. Una nuova artista della Transgressive Records chiamata Sophie diventerà senz’altro una superstar globale. È davvero speciale e sta producendo musica fantastica. Altri artisti interessanti che pubblicheranno nuova musica nella seconda metà dell’anno sono Nilüfer Yanya e Blanche. Così, se i maschi hanno realizzato la maggior parte del successo commerciale nella prima metà del 2018, dopo l’estate sarà il momento delle ragazze!

Progetti di riedizioni su CD e vinile?

È il 20° anniversario di alcuni album per noi iconici come Version 2.0 dei Garbage e Decksandrumsandrockandroll dei Propellerheads. Tutte le nostre etichette pubblicano riedizioni e ristampe di album dei loro cataloghi, quindi ci sarà certamente molto di più nel corso dei prossimi mesi.

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