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La privacy è importante per gli artisti, Madame compresa

Abbiamo chiesto a Frankie Hi-NRG, Beba e Giaime di dirci la loro in merito alla polemica nata intorno al tweet di Madame pubblicato ieri. Ci hanno raccontato la loro opinione con una cosa in comune: il desiderio che venga mantenuto sempre il rispetto

Autore Billboard IT
  • Il21 Giugno 2021
La privacy è importante per gli artisti, Madame compresa

Foto Unsplash di Jona Novak

Madame, probabilmente, in una calda domenica di metà giugno, non si sarebbe mai aspettata di finire del mirino delle polemiche social.

È bastato un tweet per far scoppiare la polemica. Sono serviti solo 200 caratteri per creare meme, shitstorm e commenti da parte di influencer e colleghi. Madame è stata molto criticata, ma tanti hanno preso le sue difese, come ad esempio Ermal Meta.


https://twitter.com/cherrylipvs/status/1406540415222927367
https://twitter.com/edwardo___/status/1406608215811497986

Il tema della privacy degli artisti è molto dibattuto. È un argomento di cui si parla spesso, perché se per loro può anche (forse) essere semplice scindere lavoro e vita privata, spesso non è altrettanto facile per i fan. Gli artisti, come Madame, hanno chiaramente il piacere di essere riconosciuti da chi li segue, e molti si fermano volentieri a fare foto, video e scambiare due chiacchiere.

Quindi, per provare a capire come gli artisti riescono a gestire tutte le difficoltà che ruotano intorno alla loro privacy, abbiamo raccolto le esperienze di tre artisti molto diversi tra loro: Frankie Hi-NRG, Beba e Giaime.


Frankie Hi-NRG

Capisco Madame. Penso che per un personaggio pubblico la propria intimità sia un valore prezioso da custodire, con cura e riguardo. È fondamentale per sopravvivere, senza tempo per sé o privacy si diventa letteralmente matti. Occorre uno sforzo da parte del pubblico: capire che quella persona, chiunque essa sia, è una persona umana, con i suoi spazi, e che se non è sul palco non sta lavorando. A me è capitato di avere a che fare sempre con persone educate e rispettose, in trent’anni di carriera mi è successo rarissime volte di essere trattato male. Altri, però, hanno un pubblico così caloroso che non si preoccupa tanto di questi aspetti, e li trascenderli, rendendo impossibile fare cose normali, anche solo mangiare! Credo che in Italia bisognerebbe lavorare parecchio sull’educazione delle persone, partire da lì.

Beba

Io non avevo letto il tweet in chiave polemica, in realtà mi ha fatto ridere! In generale sono d’accordo con Madame. A me fa piacere essere fermata, naturalmente sempre se fatto con educazione e rispetto, e a seconda del momento, non mentre mangio o se sono al telefono. L’unica volta in cui ho detto di no a una foto è stato perché ero davvero di cattivo umore e avevo gli occhi lucidi mentre camminavo. Mi avevano fermato alcuni ragazzi e avevo proposto loro di chiacchierare un attimo piuttosto, perché davvero non ero pronta. Mi hanno risposto di no loro perciò poi ho declinato l’invito. Riguardo a Madame posso dire che da una parte è stata un po’ ingenua, ma lei è giovane e i social non aspettano altro che una buona scusa per creare polemiche sterili.

Giaime

Riguardo la vicenda, penso che Madame in quel momento non abbia scritto niente di grave. Il mondo dei social è così diretto e veloce che spesso non si conta fino a dieci e secondo me, non è stata compresa. Quello che voleva dire era che se sei veramente un fan, allora ha (forse) più senso disturbare un artista in un momento intimo. Io personalmente lascio correre, anche se a volte mi è capitato! Ho detto di no solo una volta in maniera decisa. Una persona si è avvicinata e con fare un po’ arrogante ha passato il telefono al mio tour manager e gli ha detto: “Facci una foto!” Madame non ha detto niente di male, ma è molto giovane e magari ha espresso il concetto con un po’ di arroganza, ma sta diventando molto famosa e non è facile gestirlo.

Una cosa hanno in comune un veterano come Frankie, un giovanissimo come Giaime e una rapper in auge come Beba: che venga mantenuta sempre l’educazione e il rispetto.


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