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Rkomi stavolta ha giurato fedeltà solo a se stesso

Con “l’ultima infedeltà.”, l’intro del suo nuovo album in uscita il prossimo venerdì, Mirko si ferma, fa un respiro e racconta per la prima (e forse l’ultima) volta quella verità che per 30 anni è stata soltanto sua

  • Il16 Maggio 2025
Rkomi stavolta ha giurato fedeltà solo a se stesso

Rkomi, foto di Matteo Zoppellaro

Per anni Rkomi è stato una delle mie “ferite” musicali più profonde. Una cosa tremendamente stupida e superficiale se messa a confronto con i traumi ben più gravi a cui il mondo ci mette di fronte ogni giorno, ma il fatto di non riuscire a ritrovare nei suoi ultimi album quella verità e quell’urgenza che sgorgava da una penna che era come un fiume in piena impugnata da un ragazzo che aveva “un sogno così grande da riempirci una stanza, poi un’altra” che avevano caratterizzato Dasein Sollen (e ancora prima Calvairate Mixtape) e Io in Terra, era una cosa che non riuscivo ad accettare.

Sarà che il cambiamento ci spaventa, o che quando ci affezioniamo a una determinata versione degli artisti facciamo fatica a comprendere che l’evoluzione è parte del processo, che non sono entità monolitiche messe lì a fare del fan service ma, in primis, esseri umani che mutano e scoprono interessi che non pensavano di avere, che uscire dalla traiettoria predefinita anche a costo di sbagliare è un modo per trovare (o ritrovare) una strada. O che a volte serve solo fidarsi di una visione che magari per noi è ancora sfocata mentre per chi la possiede è nitidissima. Per molto tempo, di quella visione di Rkomi, non mi sono fidata.

Non potevo capacitarmi che un talento di un rap fatto in un certo modo, in cui la scrittura e la profondità erano centrali, sentisse in quel momento il bisogno di darsi a qualcosa di più leggero – nella mia testa – come il pop, quello velocissimo che arriva a tutti, anche coloro che vedono la musica come un sottofondo e non come un qualcosa di necessario, profondamente doloroso e allo stesso tempo curativo. Quel qualcosa che ieri ho ritrovato ascoltando l’ultima infedeltà., l’intro del nuovo album di Rkomi, decrescendo., in uscita il prossimo venerdì e che vedrà come ospiti Lazza, Tedua, Nayt, Ernia, Izi e Bresh. Perché solo chi l’ha vissuta con te può accompagnarti nel racconto della tua vita.

“l’ultima infedeltà.” è l’intro del nuovo album di Rkomi

l’ultima infedeltà., dicevamo. Così, con quel punto finale così piccolo ma così pieno di significati. Come se Mirko – prima bambino, poi ragazzo, ora uomo, nudo come mai prima nel video che accompagna il brano – ci stesse dicendo – dopo anni passati a correre a tutta velocità – di fermarci, fare un respiro e ascoltare quella verità che per 30 anni è stata solo sua e che ora ci sferra addosso come un pugno inaspettato. Un flusso che cresce sempre di più, in modo sempre più potente, prendendo coscienza di chi non si è per capire chi si vuole essere, ripercorrendo tutte quelle cose che per non stare male fingiamo di dimenticare, finendo però per stare peggio, ché “se vuoi crescere adesso ne parli, o tieni tutto dentro per vederti sanguinare”.

Ecco, forse quel sangue – quello che lo lega biologicamente alla sua famiglia e quello che ha visto scorrere in strada -, deve essere sputato fuori per ripulirsi di tutto il marcio, di tutto lo sporco accumulato e nascosto e ripartire. Distruggendo per ricostruire. Decrescendo per crescere. Bruciando l’ultima pagina del libro della vita che non hai avuto il coraggio di rileggere per scriverne una nuova. Tradendo per un’ultima volta per essere sincero per davvero, come Rkomi forse non lo era mai stato. Essendo fedele a se stesso a costo di essere infedele con gli altri: con chi lo vorrebbe diverso e chi lo vorrebbe uguale a prima. Punto e a capo, un nuovo paragrafo o un nuovo capitolo. Siamo pronti a leggere.

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