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Roger Waters contro Thom Yorke e Jonny Greenwood sulla questione israelo-palestinese

L’artista britannico, nel podcast “The Empire Files” ha accusato i due componenti dei Radiohead: «Non c’è alcuna discussione. Non è un conflitto, ma un genocidio»

Autore Billboard IT
  • Il2 Dicembre 2024
Roger Waters contro Thom Yorke e Jonny Greenwood sulla questione israelo-palestinese

Foto di Sergione Infuso / Corbis via Getty Images

Roger Waters è tornato a farsi sentire sulla situazione in Medio Oriente tra Israele e Palestina, questa volta tirando in ballo Thom Yorke e Jonny Greenwood. Intervistato nel podcast The Empire Files, il bassista dei Pink Floyd ha raccontato di avere avuto uno scambio di e-mail con il frontman dei Radiohead nel 2017. La discussione via web è avvenuta poco tempo dopo la firma da parte dell’ex Pink Floyd, insieme a Ken Loach, Thurston Moore e gli Young Fathers, della lettera aperta che intimava la band di Oxford a non esibirsi in Israele.

«Ho scritto a [Yorke] una specie di e-mail che diceva: “Mi dispiace se hai pensato che fossi aggressivo”. Mi ha risposto dicendo: “Di solito, le persone da una parte di una discussione hanno almeno la decenza o la grazia di avere una conversazione”» ha raccontato l’artista. «Allora gli ho risposto e gli ho detto: ‘Thom, le persone del BDS (Boycott, Divestment and Sanctions) hanno cercato di avere una conversazione con te per mesi! E anche io!“» ha continuato Roger Waters prima di sentenziare che Thom Yorke «è un completo c****ne».

Il cantautore dei Pink Floyd ha anche fatto riferimento a un altro episodio avvenuto in Australia lo scorso ottobre, quando il cantante aveva abbandonato il palco dopo uno scontro con degli attivisti palestinesi. «Credo che sia una persona molto insicura. Pensa di essere molto brillante, ma non lo è. Quindi non è in grado di sostenere una conversazione» ha detto Waters.

L’attacco a Jonny Greenwood

Oltre ad aver accusato Yorke, Roger Waters ha anche preso di mira il chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwod. Il compositore, compagno di Thom anche negli Smile, ha di recente pubblicato un album con il musicista israeliano Dudu Tassa con cui si è anche esibito in concerto a Tel Aviv. «Non ci sono discussioni da fare. C’è un oppresso e un oppressore. L’oppresso è il popolo indigeno della Palestina e l’oppressore sono i coloni provenienti dal Nord America e dal Nord Europa. Non c’è nulla di difficile da capire: non è un conflitto, Thom e Jonny, è un genocidio» ha detto nell’intervista Waters.

Jonny si era difeso qualche tempo fa spiegando come quella con Tassa sia una collaborazione di lunga data. «Collaboro con Dudu e pubblico musica con lui dal 2008. Penso che un progetto artistico che unisce musicisti arabi ed ebrei sia degno di nota. E un progetto che ricordi a tutti che le radici culturali ebraiche in Paesi come l’Iraq e lo Yemen risalgono a migliaia di anni fa, è altrettanto importante».

«Comunque, nessuna arte è così ‘importante’ come fermare tutta la morte e la sofferenza che ci circonda» ha continuato. «Come può esserlo? Ma non fare nulla sembra un’opzione peggiore. E mettere a tacere gli artisti israeliani perché sono nati ebrei in Israele non sembra un modo per raggiungere un’intesa tra le due parti di questo conflitto apparentemente senza fine. Siete liberi di non essere d’accordo o di ignorare quello che facciamo, ma spero che ora capiate qual è la vera motivazione e possiate reagire alla musica senza sospetti o odio».

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