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Carlo Conti su Sanremo: «Aumenteranno i big in gara, possibili duetti tra di loro»

Il conduttore si è presentato oggi nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco in occasione della Milano Music Week e ha svelato piccole (ma
importanti) novità, ricordandoci il suo amore per il Festival. A partire dal
ricordo del maestro Pippo Baudo

Autore Tommaso Toma
  • Il21 Novembre 2024
Carlo Conti su Sanremo: «Aumenteranno i big in gara, possibili duetti tra di loro»

Carlo Conti (fonte: ufficio stampa)

“Non chiamatemi conduttore, per carità, ricordatevi che io vengo dalla radio e sono innanzitutto un conduttore e nel caso specifico di Sanremo, un direttore artistico”. Stamattina alla Milano Music Week, nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco, Carlo Conti ha svelato alcune novità sul Festival di Sanremo, che nel 2025 si svolgerà dall’11 al 15 febbraio. Non sono mancate le battute durante questa conversazione davanti a una affollatissima platea, tra discografici – in prima linea – giornalisti, e i tantissimi giovani che stanno seguendo con attenzione tutti i panel di questa edizione della Milano Music Week. Ad affiancare Carlo Conti sul palchetto della Sala Viscontea, c’era un raggiante Claudio Fasulo (Vice Direttore Direzione Intrattenimento Prime Time Rai).

Innanzitutto, contrariamente a quanto detto in precedenza, i nomi degli artisti che parteciperanno alla kermesse verranno svelati domenica 1° dicembre durante l’edizione delle 13:30 del TG1. Carlo Conti ha parlato anche di un aumento dei big in gara. “Avevamo previsto 24 canzoni ma le aumenteremo, anche se non so ancora di quanto. Di certo non ne potrò mettere 40 perché poi deve iniziare il Dopofestival e non posso andare oltre”, ha scherzato il conduttore e direttore artistico.

Un Sanremo con tanti “sapori musicali”

Alla prima domanda su come si senta – a distanza delle sue tre edizioni consecutive tra il 2015 e il 2017, Carlo Conti ha da subito esordito con una battuta: “Ero bello magro, come mi fanno osservare in famiglia”. Ma a parte gli scherzi il passaggio di testimone dalle edizioni clamorose di Amadeus, è una bella responsabilità. “In realtà no”, ha risposto Conti, “per prima cosa perché questo è il mio lavoro, infatti vi voglio ricordare che tantissimi dei miei programmi vivono sulla musica anche se sono d’intrattenimento, come Tale e Quale. Oppure lo sono nella loro totalità. Amo per esempio ricordarvi quella bellissima serata all’Arena di Verona per omaggiare il grande Lucio Dalla. E poi perché ho sin da subito trovato una grande complicità con i discografici delle major ma anche degli indipendenti, che mi hanno proposto tante canzoni interessanti”.

A proposito, c’è la curiosità di capire se c’è un fil rouge che sta legando la scelta dei brani in gara. “Premettiamo che è importante che la bistecca al centro del tavolo deve essere buona, altrimenti che senso ha apparecchiare bene tutto intorno. Ecco, anche grazie all’eredità lasciata da Baglioni e Amadeus, io sto trovando delle belle canzoni e non c’è un genere dominante o la canzone per Sanremo, come si diceva una volta. Ma tanti generi, tanti sapori”. Claudio Fasulo poi ha chiosato: “Sanremo è realmente cambiato: dal 2015 ad oggi ha seguito i cambiamenti della musica stessa e rappresenta la musica realmente suonata ed ascoltata e nel Paese. E questo ci ha portato ad avere anche una maggiore aderenza sul pubblico giovane”.

L’importanza dei giovani per la riuscita del Festival

A proposito di pubblico e tornando al tema del confronto con i record di Amadeus, Carlo Conti ricorda che sarebbe errato farlo anche perché stanno cambiando le regole dello share e poi ci sono di mezzo anche delle partite di calcio. Ma a parte questo, per la RAI l’evento è già un successo per gli ottimi volumi pubblicitari già incassati.

“Io sono anche felice di riportare al centro dell’attenzione Sanremo Giovani”, incalza Carlo Conti, “ho sempre in mente una fotografia di un mio precedente Sanremo quello del 2017 con al fianco Maria De Filippi) quando sul podio finirono ben due giovani, il vincitore Francesco Gabbani e al terzo posto Ermal Meta. Fu un segnale importante che i giovani si stavano riavvicinando al festival. E con Sanremo Giovani – devo anche ricordare Pippo Baudo che ancora sento spesso al telefono – cerchiamo di dare chance anche agli indipendenti e succederà ancora, anche il prossimo anno”.

Sanremo 2025: l’annuncio dei big in gara

Già, perché Carlo Conti ha dato la sua parola di condurre il festival anche nella prossima edizione. Intanto per dare ulteriori tocchi di novità a una manifestazione così gigantesca, Conti ha annunciato che allargherà il numero di big in gara e alcuni di loro canteranno in bei duetti durante la serata della cover, dove sarà alla sua conclusione, decretato un vincitore. Ricordando che nella suddetta serata delle cover i voti non saranno accorpati ai voti ottenuti nelle altre sere.

Per adesso non ci resta che aspettare il TG 1 del primo dicembre, nella sua edizione delle 13.30 per sapere tutti i nomi dei big in gara a Sanremo 2025. E ricordiamo che in occasione della finale di Sanremo Giovani prevista per il 18 dicembre in prima serata su Rai Uno, tutti i big si presenteranno al Teatro del Casinò di Sanremo per ufficializzare i titoli dei brani in gara il prossimo febbraio.

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