Addio a Shane MacGowan, frontman e cantante dei Pogues
Il cantante e musicista irlandese è scomparso oggi all’età di 65 anni. Negli ultimi mesi le sue condizioni di salute erano peggiorate, a seguito dell’encefalite virale che l’aveva colpito nel 2022
Shane MacGowan è morto oggi a Dublino. La leggenda del rock, frontman, cantante e autore della maggior parte delle canzoni dei Pogues, aveva 65 anni e da tempo aveva seri problemi di salute derivanti dall’encefalite virale che l’aveva colpito lo scorso anno. Il musicista irlandese negli ultimi tempi era stato più volte ricoverato in terapia intensiva. A dare l’annuncio della sua scomparsa è stata sua moglie Victoria Mary Clarke con un post su Instagram.
Shane MacGowan è stato e resterà per sempre uno dei simboli della musica irlandese e del punk rock in generale. L’idea di fondare una band, d’altronde, gli venne assistendo a un concerto dei Sex Pistols. La formazione originale dei Pogues, oltre che da lui, era composta da Jeremy Finer e Spider Stacy, a cui poi si aggiunsero James Fearnley, Cait O’Riordan e Andrew Ranken. La particolarità della band risiedeva soprattutto nel suono che univa il folk tradizionale irlandese al rock. Tra le canzoni più celebri dei Pogues impossibile non menzionare Dark Streets of London e Fairytale of New York.
Shane rimase nella band fino al 1991, anno in cui il gruppo lo licenzia a causa dei suoi problemi con l’alcol. Il cantante si riunì successivamente con la band in più occasioni. Sinéad O’Connor si spese molto per lui aiutandolo a disintossicarsi dall’eroina. Nel 2015 il cantante, a causa di una brutta caduta mentre stava tornando da uno studio di registrazione, si ruppe il bacino. Da quel momento, in tutte le occasioni pubbliche si presentava in sedia a rotelle.
Shane MacGowan, l’annuncio della morte del cantante dei Pogues
La notizia della morte del frontman dei Pogues Shane MacGowan è stata data stamattina da sua moglie Victoria Mary Clarke, Il post Instagram, condiviso anche sul profilo ufficiale del cantante, mostra una foto d’epoca di Shane: sorridente, con in mano una sigaretta e un bicchiere. «Non so come dirlo quindi lo dirò e basta. Shane, che sarà sempre la luce che tengo davanti a me e la misura dei miei sogni e l’amore della mia vita e l’anima più bella e l’angelo meraviglioso e il sole e la luna e l’inizio e la fine di tutto ciò che mi sta a cuore, è andato a stare con Gesù e Maria e la sua bellissima madre Teresa» si legge nel lungo messaggio.
«Sono felice oltre ogni modo di averlo incontrato e di averlo amato e di essere stata amata da lui così infinitamente e incondizionatamente. Di aver avuto così tanti anni di vita e amore e gioia e divertimento e risate e così tante avventure. Non c’è niente modo per descrivere la perdita che sento e il desiderio di avere ancora uno dei suoi sorrisi che illuminavano il mio mondo».
La sua storia è stata raccontata nel documentario del 2020 Crock of Gold – A Few Rounds with Shane MacGowan, prodotto da Johnny Depp e diretto dal regista Julien Temple.