Shiva è stato arrestato per tentato omicidio
L’accusa comprende il porto abusivo di armi da fuco ed esplosioni pericolose. I fatti risalgono a questa estate
Shiva è stato arrestato a Milano. Come riporta ANSA, nelle ultime ore “la Procura di Milano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del noto rapper milanese Shiva. Per tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose”.
Dopo i fatti, Shiva aveva commentato l’agguato avvenuto fuori dal suo studio, dove un giovane si era recato per una “spedizione punitiva” proprio nei confronti del rapper e del suo team. “Come avete potuto vedere al tg e leggere dai giornali, ieri sera è accaduto un fatto spiacevole che mi coinvolge direttamente», ha scritto il rapper. «Questo è l’ultimo di una serie di episodi dovuti ad una continua sfida nei miei confronti del mio gruppo. Siete venuti illegalmente dentro casa mia cercando di cogliermi di sorpresa. Ma l’unico risultato che avete ottenuto è che siete scappati e avete chiamato la polizia in vostro aiuto“, aveva scritto il rapper che oggi è stato arrestato.
Shiva arrestato, cosa era successo negli studi di Milano Ovest
L’indagine è stata portata avanti in seguito alla sparatoria avvenuta la sera dell’11 luglio a Settimo Milanese, dove si trova lo studio di Shiva e la sua Milano Ovest. In quell’occasione, due giovani rimasero feriti a causa di due colpi di arma da fuoco sparati alle gambe. Poco dopo, un altro giovane si è presentato all’ospedale di Vimercate dichiarando di essere stato ferito da cinque sconosciuti, mentendo.
I fatti e l’agguato sono stati ricostruiti dalla squadra mobile, che ha visionato le immagini di sorveglianza dello studio. Come si legge su Milano Today, “nelle immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza del parcheggio si vedono chiaramente tutte le fasi del raid poi finito con la sparatoria. Dall’arrivo di due uomini incappucciati – i due che resteranno feriti – fino alla reazione di Shiva, che impugna l’arma e spara”. Al momento Shiva si trova nel carcere di San Vittore.