Stevie Wonder ha risposto alle voci secondo cui non sarebbe cieco
Durante una tappa del suo tour britannico “Love, Light & Song”, a Cardiff, ha risposto alle teoria complottistiche che circolano da anni

Stevie Wonder (foto di Saul Loeb / AFP / Getty Images)
Stevie Wonder ha colto l’occasione di un recente concerto per affrontare la duratura teoria del complotto secondo cui non sarebbe realmente cieco. L’artista, che si esibisce fin dall’età di 11 anni e ha conquistato la sua prima vetta nella classifica Hot 100 con Fingertips a soli 13 anni, è noto da sempre per la sua cecità, sopraggiunta poche settimane dopo la nascita.
Tuttavia, la sua straordinaria carriera e l’instancabile lavoro nell’industria musicale per oltre 64 anni hanno alimentato, seppur in modo scherzoso, l’idea che in realtà possa vedere. Nonostante sia spesso raccontata con ironia, questa teoria ha preso piede anche a causa dell’abilità con cui Wonder si muove nel mondo. Nel 2019, l’ex giocatore NBA Shaquille O’Neal raccontò un episodio in cui Wonder lo avrebbe riconosciuto in ascensore, mentre l’attore e comico Anthony Anderson una volta disse di averlo sfidato a una partita di basket. “Quello che non sapete è che Stevie ci vede”, dichiarò nel 2016 durante un’intervista con Stephen Colbert. “È solo una messa in scena”.
La risposta di Steve Wonder
Durante una tappa del suo tour britannico Love, Light & Song, a Cardiff, in Galles, Wonder ha voluto finalmente affrontare pubblicamente queste speculazioni. “Devo dirvi una cosa, una cosa a cui pensavo da tempo. Mi chiedevo: ‘Quando sarà il momento giusto per dirlo al mondo?’ E ho capito che quel momento è adesso”, ha detto rivolgendosi al pubblico. “Sapete, ci sono sempre state queste voci sul fatto che io possa vedere, giusto? Ma seriamente… conoscete la verità”.
“La verità è che poco dopo la mia nascita ho perso la vista“, ha proseguito. “E sapete una cosa? È stata una benedizione, perché mi ha permesso di vedere il mondo attraverso una visione fatta di verità, di autentica percezione. Di vedere le persone per quello che sono nello spirito, non per il loro aspetto. Non per il colore della loro pelle, ma per il colore del loro spirito”.
Stevie Wonder non pubblica un nuovo album in studio dal 2005, anno di uscita di A Time to Love, anche se dal 2008 parla di un progetto in lavorazione intitolato Through the Eyes of Wonder. Si tratta, a quanto pare, di un’opera performativa che rifletterà l’esperienza di Stevie Wonder come uomo cieco. “Ciò che voglio fare con i miei concerti è creare visuali che rappresentino il mio modo di vedere il mondo e come diversi aspetti della vita mi hanno influenzato”, spiegava all’epoca.