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Per il Tar della Liguria l’affidamento di Sanremo alla Rai è illegittimo

Secondo quanto stabilito a partire dall’edizione del 2026 occorrerà una gara per stabilire chi dovrà organizzarlo e trasmetterlo

Autore Billboard IT
  • Il5 Dicembre 2024
Per il Tar della Liguria l’affidamento di Sanremo alla Rai è illegittimo

Foto di Maria Laura Antonelli

Quello del 2025 potrebbe essere l’ultimo Festival di Sanremo targato Rai dopo 75 edizioni. Secondo quanto stabilito dal Tar della Liguria, “l’assegnazione diretta da parte del Comune di Sanremo del Festival della canzone italiana alla Rai è illegittima, e a partire dall’edizione del 2026 occorrerà una gara per stabilire chi dovrà organizzarlo e trasmetterlo“. Fonti dell’azienda fanno sapere che sarà presentato ricorso al Consiglio di Stato. 

I giudici, tuttavia, hanno fatto salvo lo svolgimento dell’edizione del 2025, che, pertanto, avrà luogo come previsto. Come si legge sul Corriere della Sera, “per il Tar è evidente, infatti, che l’intervallo di tempo necessario per la predisposizione degli atti di gara e per lo svolgimento della stessa, in conformità a quanto stabilito con la presente sentenza, nonché per l’organizzazione del Festival e degli eventi collaterali da parte del concessionario del Marchio individuato all’esito della procedura di evidenza pubblica, è del tutto incompatibile con lo svolgimento della manifestazione nel mese di febbraio 2025”.

Il ricorso del Tar della Liguria nasce dalla società Just Entertainment (Je) che lo aveva presentato contro Comune di Sanremo e Rai riguardo alla concessione dell’uso in esclusiva del Marchio «Festival della Canzone italiana». 

Come riportato da Adnkronos, “il Tar ha respinto alcune argomentazioni avanzate dalla Rai. In particolare, ha escluso che il rapporto tra il Comune e la Rai possa configurare una comunione di diritti reali sul format, sottolineando come il marchio e il format siano distinti e autonomi. Il corrispettivo che la Rai versa al Comune, infatti, è legato al diritto di utilizzo del marchio e non allo sfruttamento economico del format, di esclusiva titolarità della Rai”.

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