The Voice of Holland: la polizia dei Paesi Bassi indaga su oltre 20 denunce di abusi
Il talent show è stato cancellato a seguito di un’ondata di segnalazioni per abusi e comportamenti inappropriati da parte di presentatori e membri della band
La polizia olandese ha ricevuto cinque denunce di abusi e circa venti denunce di “comportamenti inappropriati e comportamenti sessualmente trasgressivi” da parte di persone dello show. Nell’occhio del ciclone è finito il talent show The Voice of Holland. La dichiarazione della polizia di lunedì 7 febbraio non ha rivelato ulteriori dettagli sulle denunce, rispettando la privacy delle vittime.
Lo show investigativo BOOS, parola olandese per “arrabbiato”, ha riportato di aver ricevuto molteplici denunce il mese scorso. Queste andrebbero da un’accusa di stupro a messaggi WhatsApp a sfondo sessuale. Gli accusati sono due presentatori di The Voice of Holland e il pianista nonché leader della band.
L’ex produttore dello show, il magnate dei media John de Mol, si è scusato pubblicamente. Ha anche riferito a BOOS che, nei suoi anni come produttore di The Voice of Holland, ha ricevuto solo una denuncia contro il pianista Jeroen Rietbergen.
Rietbergen era il compagno della sorella di De Mol, la star televisiva olandese Linda de Mol. Lei ha messo fine alla loro relazione e il popolare talent show è stato al momento cancellato. Rietbergen si è scusato per il suo comportamento, mentre altri due membri del programma hanno negato le accuse. La polizia ha annunciato che sta lavorando con la procura del Paese per indagare sui rapporti e capire se meritano l’apertura di indagini penali.
“Questo processo richiede tempo. Vogliamo farlo, come sempre, con la massima attenzione nell’interesse delle vittime”, ha detto la polizia. Le segnalazioni di abusi ad un format di successo come The Voice, prodotto in tutto il mondo, ha riaperto il dibattito #MeToo in Olanda.