News

“Together for Palestine”, lo show di Brian Eno prende forma con Damon Albarn e molti altri

Il concerto, la cui direzione artistica è curata dal produttore britannico, si svolgerà a Londra a settembre. Tanti i nomi coinvolti, tra cui James Blake, Bastille e Jamie XX

  • Il8 Agosto 2025
“Together for Palestine”, lo show di Brian Eno prende forma con Damon Albarn e molti altri

Together for Palestine era stato annunciato una settimana fa da Brian Eno che da mesi si espone apertamente sulla tragica situazione nella striscia di Gaza. L’evento, che si terrà alla OVO Arena Wembley di Londra il 17 settembre, raccoglierà fondi per l’organizzazione benefica Choose Love, e tutti i proventi saranno destinati a sostenere le organizzazioni palestinesi che forniscono aiuti umanitari. Il musicista e compositore britannico è tra i produttori esecutivi del concerto il cui cartellone oggi ha iniziato a prendere forma. Damon Albarn, Jamie xx, James Blake e i Bastille sono alcuni tra gli artisti che hanno aderito e che si esibiranno.

Altri musicisti e cantanti confermati per l’evento sono Cat Burns, Greentea Peng, Hot Chip, King Krule, Mabel, Obongjayar, Paloma Faith, Rachel Chinouriri e Sampha. Insieme a loro ci saranno anche artisti palestinesi come Adnan Joubran, Faraj Suleiman e Nai Barghouti. Altri nomi saranno annunciati nelle prossime settimane. Anche PinkPantheress, Rina Sawayama e Riz Ahmed dovrebbero partecipare con un’apparizione. Altri nomi saranno rivelati nelle prossime settimane.

Brian Eno in prima linea

Eno sarà affiancato di direttori di produzione Khaled Ziada, Khalid Abdalla e Tracey Seaward. «Di fronte agli orrori di Gaza, il silenzio diventa complicità. Gli artisti hanno sempre aiutato le società a denunciare le ingiustizie e a immaginare un futuro migliore» ha dichiarato in un comunicato il musicista. «Ecco perché questo concerto è importante. È ora di unirci, non solo per far sentire la nostra voce, ma anche per riaffermare la nostra comune umanità».

Al momento dell’annuncio dell’evento, il 31 luglio, Eno ha pubblicato su Instagram una lunga dichiarazione in cui ha spiegato le sue intenzioni alla base del lancio di Together for Palestine. «Quello a cui stiamo assistendo a Gaza non è un mistero, né una serie di narrazioni contrastanti che lo rendono “difficile da comprendere”» si legge nel messaggio. «Quando decine di organizzazioni apartitiche come Amnesty International e Medici Senza Frontiere lo descrivono come un genocidio, la linea morale è chiara. Non possiamo rimanere in silenzio. Ecco perché sto contribuendo a organizzare Together for Palestine, una serata di musica, riflessione e speranza alla Wembley Arena».

Ha aggiunto: «Sono sinceramente convinto che questa serata possa diventare un momento di coraggio in cui gli artisti si riuniscono per dire la verità che hanno nel cuore, che è ciò che ci aspettiamo dagli artisti. Sia sul palco che in video da tutto il mondo, questa è un’occasione per noi di unirci e dire: questo non può continuare». Brian Eno fa parte del gruppo di musicisti che a luglio ha annunciato la formazione di un sindacato di artisti che denunciano l’attacco militare di Israele a Gaza per difendersi dalle “campagne aggressive e vessatorie” da parte dei sostenitori di Israele. Tra i nomi coinvolti figurano i Fontaines D.C., KNEECAP (indagati dall’antiterrorismo britannico) e i Massive Attack.

Share: