Campidoglio: «Tony Effe faccia un passo indietro sul concerto di Capodanno»
Nella polemica è intervenuto anche il Codacons, che chiede la stessa misura per il Festival di Sanremo
“Il concerto di Capodanno al Circo Massimo non deve essere un’occasione divisiva per Roma, per questo chiediamo a Tony Effe di fare un passo indietro e di rinunciare ad esibirsi”. Così si è espresso il Campidoglio riguardo la partecipazione del rapper romano all’evento in programma per l’ultima notte dell’anno a cui prenderanno parte anche Mahmood e Mara Sattei. La polemica è scoppiata questo weekend, quando le associazioni femministe guidate da Differenza Donna hanno espresso il proprio disappunto sulla scelta di Tony Effe. “Una scelta scellerata organizzare un concerto, dove il target saranno le ragazze e i ragazzi, nel quale sarà tra i protagonisti un cantante come Tony Effe, autore di testi sessisti, misogini e violenti”, ha detto la presidente dell’associazione Elisa Ercoli.
Differenza Donna: «La presenza di Tony Effe al Capodanno di Roma un’offesa alle donne vittime di violenza»
E ancora: “Non ci può essere posto su un palco di Roma Capitale per chi rappresenta con le parole la cultura nella prevaricazione e del disprezzo verso le donne. Fenomeni che noi, ogni giorno, combattiamo nei Centri Antiviolenza e nelle Case Rifugio. La presenza di Tony Effe sarebbe una insopportabile offesa a tutte le donne che subiscono violenza e alle vittime di femminicidio: non possiamo accettarlo. Non possiamo accettare che il Comune di Roma, così importante e così impegnato nel contrasto alla violenza maschile sulle donne, possa persino aver soltanto pensato di ospitare un artista le cui parole sono un’istigazione continua alla mancanza di rispetto e gravemente lesive della dignità delle donne”.
“Fare politica”, aggiunge la presidente di Differenza Donna, “significa influenzare, spostare, decidere anche dare un esempio. Se si è davvero contro la violenza maschile sulle donne, contro il patriarcato, contro la misoginia, le iniziative pubbliche non possono offrire visibilità a chi inneggia a violenza, sessismo e odio verso la libertà delle donne. Vogliamo sperare che il Sindaco Gualtieri intervenga immediatamente per rimediare a questo invito improvvido e inopportuno. Se così non fosse Differenza Donna e, siamo certe, tutta la Roma femminista proseguiranno nella protesta e nello sdegno“.
Nella giornata di ieri è arrivata la risposta di Tony Effe: “Sono onorato di cantare a Circo Massimo nella mia città. Voglio ringraziare il Comune per questa opportunità. Rispetto e amo tutte le donne e mi dispiace che qualcuno ancora pensi il contrario. Roma, ci vediamo a Capodanno”. Non è ancora chiaro se Tony e il suo team accoglieranno la richiesta del Campidoglio.
L’intervento del Codacons: «Venga escluso anche da Sanremo»
Nelle ultime ore nella polemica è intervenuto anche il Codacons, che aveva già diffidato la Rai e Carlo Conti dal portare a Sanremo rapper dai testi violenti e misogini. “Se sarà bloccata l’esibizione di Tony Effe al concertone di Capodanno a Roma, la stessa misura deve valere anche per il prossimo festival di Sanremo dove il rapper, nonostante i suoi testi violenti e sessisti, è stato accolto a braccia aperte dalla Rai e da Carlo Conti”, ha detto il Codacons. “Sanremo è un evento che ha un seguito immensamente maggiore del Concertone. Siamo scandalizzati che nessuno abbia protestato per la assurda decisione di Carlo Conti di invitare al festival rapper, non solo Tony Effe, responsabili di testi gravemente lesivi delle donne e potenzialmente pericoli per il pubblico”.