Tory Lanez parla dopo la condanna a 10 anni di carcere: «Mi rifiuto di scusarmi»
“Ho sempre sostenuto la mia innocenza e continuerò a farlo”, ha scritto il rapper, che è detenuto dallo scorso dicembre
Dopo la sua condanna a dieci anni di reclusione per aver sparato a Megan Thee Stallion, giovedì 10 agosto Tory Lanez è andato su Instagram per ribadire la sua innocenza e dichiarare che “non smetterà di combattere finché non ne uscirò vittorioso”.
Tory Lanez: “Mi rifiuto di scusarmi”
Tory Lanez (vero nome: Daystar Peterson), che a dicembre scorso è stato incarcerato per tre reati per la sparatoria del 2020, ha indirizzato la nota al suo gruppo di fan “The Umbrellas”.
“Non ho mai lasciato che un momento difficile mi intimidisse”, ha scritto. “Non lascerò mai che nessuna prigione mi elimini. Indipendentemente da come cercano di far girare le mie parole, ho sempre sostenuto la mia innocenza e continuerò a farlo”.
Scrive che durante l’udienza finale si è assunto la responsabilità di “momenti verbali e intimi che ho condiviso con le parti coinvolte”, ma non della sparatoria in sé. “In nessun modo mi stavo scusando per le accuse per le quali sono stato ingiustamente incarcerato. Continuo a rifiutarmi di scusarmi per qualcosa che non ho fatto”.
La condanna
La condanna di Tory Lanez a dieci anni di carcere, che arriva dopo tre anni dalla sparatoria del luglio 2020, è stata superiore alla libertà vigilata richiesta dai suoi avvocati, ma inferiore ai 13 anni richiesti dall’accusa.
La sparatoria è avvenuta dopo che Tory Lanez, Megan Thee Stallion (vero nome: Megan Pete) e la loro amica Kelsey Harris hanno lasciato una festa. Secondo i pubblici ministeri, Megan Thee Stallion è uscita dal veicolo e Lanez le ha sparato ai piedi gridando: “Balla, stronza!”. Lanez è stato formalmente accusato della sparatoria a ottobre 2022.
La dichiarazione di Tory Lanez
Agli Umbrellas,
Non ho mai lasciato che un momento difficile mi intimidisse. Non lascerò mai che nessuna prigione mi elimini. Indipendentemente da come cercano di far girare le mie parole, ho sempre sostenuto la mia innocenza e lo farò sempre.
Questa settimana in tribunale mi sono preso la responsabilità di tutti i momenti verbali e intimi che ho condiviso con le parti coinvolte. … Questo è tutto.
In nessun modo mi stavo scusando per le accuse per le quali sono stato ingiustamente condannato. Continuo a rifiutarmi di scusarmi per qualcosa che non ho fatto.
Ho affrontato le avversità per tutta la vita e ogni volta che sembrava che avrei perso ne sono uscito vincitore. Questo non è altro che un altro momento in cui sono con le spalle al muro. Mi rifiuto di smettere di combattere finché non ne esco vittorioso.
I tempi difficili non durano, le persone difficili sì.
Alla mia famiglia, ai miei amici e agli Umbrellas: grazie per il vostro continuo supporto.
A presto.