Il videoclip è ufficialmente riconosciuto come forma d’arte
Grazie all’azione di FIMI, di IMAGinACTION e di alcuni artisti, ai videoclip è finalmente riconosciuto il diritto del tax credit
È stato firmato il decreto che considera il videoclip come una legittima forma d’arte. In questo modo avrà il diritto del tax credit.
La notizia è di oggi, mercoledì 22 gennaio. Con la firma del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini si chiude un lungo dibattito sul videoclip. Erano stati molti gli enti che avevano richiesto l’inserimento del prodotto audiovisivo tra le forme d’arte che possono godere delle agevolazioni fiscali previste per le categorie artistiche e frutto dell’ingegno (vedi videogiochi o opere cinematografiche). Tra questi anche FIMI e IMAGinACTION, il Festival internazionale dedicato ai videoclip musicali. Ma anche molti artisti come Giovanni Allevi, Gianna Nannini, Ermal Meta, Emma e Gino Paoli, i quali avevano firmato una petizione rivolta proprio al MiBACT.
In questo modo si supera la legge n. 220 del 14 novembre 2016 secondo la quale i videoclip erano inerenti al semplice «carattere promozionale di un artista».
Fiorello ha espresso la sua soddisfazione con un tweet che comprende alcune testimonianze video. Eccolo.
Evviva! W i videoclip! W la musica! #taxcredit.
Grazie @dariofrance ! pic.twitter.com/mUMixRLcC8— Rosario Fiorello (@Fiorello) January 22, 2020