Addio a Vincenzo Spera, presidente di Assomusica
Il manager e promoter è stato investito da uno scooter nei pressi della sua abitazione a Genova
Il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera è diventato commendatore della Repubblica Italiana
Il presidente di Assomusica Vincenzo Spera è stato investito nella notte a Genova. Soccorso dal personale del 118, lo storico manager e promoter è stato ricoverato all’ospedale San Martino. Qui – come riporta Tgcom24 – è morto al punto di rianimo del pronto soccorso. Aveva 70 anni.
L’incidente è avvenuto nella notte nei pressi della sua abitazione, nel quartiere Castelletto. Mentre attraversava sulle strisce pedonali, Spera è stato travolto da uno scooter che lo ha fatto sbalzare, causando un grave impatto sull’asfalto. Alla guida della moto c’era un ragazzo di 18 anni, anche lui anche in gravi condizioni. È stato infatti ricoverato all’ospedale Galliera.
Nato in provincia di Salerno, Vincenzo Spera è stata una delle figure storico dell’entertainment italiano. Nel 1974 aveva fondato la sua Duemila Grandi Eventi, grazie alla quale ha contribuito all’organizzazione di moltissimi concerti di grandi artisti. italiani e internazionali, tra cui David Bowie, i Clash, Bruce Springsteen, Tina Turner e molti altri. Membro del Consiglio Superiore dello Spettacolo del Ministero dei Beni Culturali, Vincenzo Spera era stato nominato ambasciatore di Genova dal sindaco della città.
Le parole di Giovanni Toti e Marco Bucci su Vincenzo Spera
E proprio Marco Bucci, il primo cittadino, ha espresso il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia. «Una tragica notizia ha spezzato il sonno nella notte appena trascorsa. La morte di Vincenzo Spera, uomo di spettacolo, musica e arte. Un manager vero che ha saputo imporsi nel suo mondo, valorizzando la città nella quale ha trascorso gran parte della sua vita e che ha amato e sostenuto in tanti modi».
A lui si è aggiunto anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. «A un amico che sognava una Genova e una Liguria vive, allegre, colorate, piene di musica e di futuro. Un amico che anche quando il cielo era grigio, vedeva azzurro. La fatalità può spegnere la vita, non l’ottimismo che ci ha trasmesso Ciao Vincenzo, sono certo che lassù troverai gli amici di una vita e suonerai con loro».
