X Factor 2021, i momenti migliori e peggiori del quarto Live
Nella nuova puntata del format andata in onda ieri sera, diversi momenti “up”, pur senza gridare al miracolo. Qualche “down” sicuramente c’è, e per le band si mette male
Ci siamo appena lasciati alle spalle una nuova puntata di X Factor, e più si va avanti più la sfida diventa agguerrita. I nove concorrenti rimasti in gara all’alba del quarto Live del format (in onda ieri sera su Sky Uno e NOW) si sono scontrati in due manche particolarmente avvincenti.
Condotto, come sempre, da un Ludovico Tersigni un po’ meno impacciato del solito e con un look da notte di Capodanno (quasi come si fosse messo d’accordo con Mika per un brindisi di mezzanotte), questa volta la puntata ha visto gli artisti di Manuel Agnelli, Emma, Mika e Hell Raton mettersi alla prova con la temutissima Giostra nella prima fase del Live.
Nella seconda parte, dopo la prima eliminazione in tronco decisa dal televoto del pubblico, gli otto sfidanti rimasti si sono misurati invece con le assegnazioni dei giudici, fra scelte eccentriche e performance più o meno convincenti. Se la scorsa settimana abbiamo salutato Vale LP e i Karakaz, anche ieri sera due dei concorrenti hanno concluso la loro esperienza a X Factor. Ecco i momenti migliori – e peggiori – secondo noi, di questa nuova puntata.
La Giostra, gli inediti e i quadri della prima manche
Nella prima fase del quarto Live, come dicevamo, i concorrenti rimasti si sono alternati su dei cut velocissimi dei loro inediti, per dare modo ancora una volta al pubblico di ascoltarli e decidere quale sia, alla fine, il preferito. La particolarità (e su questo va un plauso a Laccio, Shake e all’idea dietro le scenografie) è che ognuno dei nove sfidanti ha rappresentato un quadro famoso della storia dell’arte, di tutte le epoche.
Senza alcun dubbio, la performance più convincente e visivamente impattante è quella di Erio. Senza nulla togliere a tutti gli altri, ci mancherebbe, come per i Bengala Fire sulle visual de La notte stellata o Fellow, che diventa un tutt’uno in un quadro vivente di Caravaggio, ma ascoltare Amore vero di Erio sulle doratissime e luminose scenografie klimtiane ci ha davvero tolto il fiato. Bene anche gIANMARIA su I suicidi e Le Endrigo: la loro Cose più grandi di te non ci si toglie più dalla testa ed è forse l’inedito a funzionare meglio di tutti gli altri.
Momenti down: debole Nika Paris, con tutto il bene che le si possa volere, risulta sempre uguale a se stessa, e anche i Mutonia in versione Botticelli-rock sono un po’ scarichi. Stecca davvero difficile da ignorare quella di Versailles, che con tanto di autotune non ha azzeccato l’attacco di Truman Show. Cosa che non è piaciuta nemmeno al pubblico, a quanto pare, perché è il primo eliminato dal televoto in questa nuova puntata di X Factor.
Nella seconda manche bene per i brani di grandi autori, ancora in down alcune band
Le assegnazioni dei giudici, anche stavolta, sono state particolarmente eccentriche, con scelte ricadute su molti cantautori italiani (da Battisti a Lucio Dalla, fino a Elisa interpretata da Fellow). I brani internazionali, da Rosalìa ai Clash, forse sono stati fra i più apprezzati di questa manche, interpretati rispettivamente da Le Endrigo e, ancora una volta, Erio.
Quest’ultimo non riesce proprio a deluderci. Anche un brano lontano dal suo immaginario, come London Calling, è perfettamente nelle sue corde. E la stessa cosa vale per Le Endrigo, che su Malamente di Rosalìa, nonostante le critiche al loro accento “argentino”, riescono a far trasparire un po’ del loro tocco personale che invece per i giudici ancora fatica a uscire.
Ancora bene le performance di Baltimora e di gIANMARIA, che confermano che la scelta di assegnare brani cantautorali è stata una giusta intuizione. Purtroppo per Fellow non possiamo dire esattamente la stessa cosa: nonostante Anche fragile di Elisa sia una canzone meravigliosa, c’è qualcosa che stona nel suo cantare per la prima volta in italiano. Forse questione di abitudine, visto che fino ad ora ha cantato solo ed esclusivamente in inglese?
Chi anche con i brani in lingua ci va a nozze sono i Bengala Fire e i Mutonia, anche se rappresentano le performance che più sono passate in sordina delle altre (sorry, Bengala). A queste si aggiunge quella di Nika Paris, che interpreta una canzone in francese – e le riesce come sempre benissimo – ma è davvero finito qui tutto quello che sa fare? Con queste domande lasciamo concludere la seconda manche di X Factor, arrivando al ballottaggio. Nell’attesa, la performance di J Lord, Young Miles e Shari x Bloody Vinyl con Testamento (La resa dei conti), brano che inaugura l’arrivo della nuova stagione di Gomorra.
Un finale inaspettato (o forse no)
È dalla scorsa puntata che i Mutonia rischiano grosso, fra atteggiamenti “poco umili” e performance non troppo esplosive, e anche in questo quarto live il televoto lo ha confermato. Il loro progetto non è fra i più apprezzati dal pubblico e, anche se con nostro enorme stupore, a scontrarsi con loro c’è Erio. Due artisti di Manuel Agnelli al ballottaggio, e con grande risentimento del giudice, non si va al tilt. Mika, Emma e Hell Raton decidono infatti di eliminare i Mutonia.
Le band stanno crollando una dopo l’altra, puntata dopo puntata. Dopo i Westfalia e i Karakaz, ecco un’altra eliminazione dolorosa per una formazione. Probabilmente verso la finale ci saranno più solisti, è vero, ma questo significa che le band rimaste dovranno impegnarsi molto di più per fare colpo su giudici e pubblico.
Anche noi dobbiamo rimescolare le carte. Il grande punto interrogativo è: su cosa stanno davvero puntando i giudici? C’è ancora la ricerca dell’urgenza espressiva degli inizi? Forse l’impressione è che si stia un po’ perdendo quel focus iniziale, magari ci ricrederemo nella prossima puntata del Live, giovedì prossimo, dove vedremo sul palco anche un grande ospite: Ed Sheeran.