X Factor 2023: la prima puntata dei Bootcamp
I primi a cimentarsi con il diabolico meccanismo di selezione delle sedie sono stati Fedez e Dargen D’Amico. Le scelte e le squadre dei due giudici
Il primo Bootcamp di X Factor 2023 ci ha regalato due squadre – quelle di Fedez e Dargen D’Amico -, due ore di divertimento e molte domande. Tante domande. L’inizio della puntata è stato una bella sorpresa ed è una delle novità introdotte più azzeccate di questa diciassettesima edizione. I quattro giudici, infatti, scelgono a turno i loro dodici concorrenti dai 48 totali selezionati alle audition.
Si respira quasi aria da sorteggio di Champions League con Francesca Michielin che estrae la pallina del giudice che inizierà a scegliere. Al prossimo Draw UEFA, vogliamo lei.
X Factor 2023, la cinquina di Fedez
Fedez in questo primo bootcamp di X Factor 2023 ha dovuto fare i conti con i propri “NO“. Sia con quelli detti in passato, che con quelli regalati nel presente. Si comprende tutto subito, fin dai primi tre concorrenti ai quali aveva negato il quarto sì alle audition.
Con Filippo la scelta è piuttosto facile, la sua cover di Luca Dirisio mette in mostra tutti i suoi limiti nel cantato. Scelta che avrebbe dovuto essere simile anche per quanto riguarda Giulia Petronio e la sua versione di Blue Jeans di Lana Del Rey. Portare la cantante statunitense è un suicidio, la stonatura è dietro l’angolo e la sua intensità inarrivabile. Fedez non ci fa caso e la preferisce ad almeno altri tre aspiranti concorrenti che avrebbero meritato la sedia.
Tra questi c’è l’icona rock della serata Alice P che prima conquista una sedia con una convincente esibizione de Gli uomini non cambiano poi, quando viene fatta alzare, scombina le carte del programma. Prende il microfono e rappa (e canta) a cappella la stessa Bang Bang eseguita un attimo prima dall’altrettanto brava rapper in fucsia Asia Leva. Il pubblico va in delirio, ma Alice se ne deve andare. Asia Leva, non te la prendere, sareste dovute passare entrambe agli Home Visit di X Factor 2023.
Il resto della squadra di Fedez è composto da Sara Sorrenti, la producer e cantante che ci aveva stupito alla prima audition e che si supera con un riarrangiamento dancefloor di The House of the Rising Sun degli Animals. Dal bravo, ma un po’ insipido, Lorenzo Bonfanti che esegue un’innocua The Sound of Silence con chitarra, grancassa e voce, e da Carmelo Genovese che ha stupito tutti, passando dall’emozionante cover di Concato al suo inedito afrobeat Sul tetto del mondo…. ah, è stato fatto alzare?
Gli ultimi concorrenti della squadra di Fedez sono i giovanissimi Astromare che avrebbero desiderato come giudice Morgan e…ah, pure loro fuori? Beh, sono stati un po’ sfortunati, il loro genere non è molto nelle corde del rapper. E quindi?
L’ultima concorrente a cui Fedez dà una delle cinque sedie del bootcamp è Maria che porta sul palco dell’Allianz Cloud tanta energia, una voce riconoscibile e una bella versione di America di Gianna Nannini. Una squadra forte, ma che con Carmelo, Alice P e gli Astromare ancora seduti al loro posto, lo sarebbe stata ancora di più.
La cinquina di Dargen D’Amico
Se le scelte di Fedez sono discutibili solo in parte, quelle prese da Dargen D’amico sono molto curiose. Ritorna ancora una volta il trito e ritrito refrain della tv e dello spettacolo che in alcuni casi conta più della musica. Questa volta conviene davvero che sia così. Altrimenti certi concorrenti sarebbero davvero complicati da giustificare.
Partiamo col dire che Dargen è stato molto più sfortunato di Fedez, anche se è difficile capire il confine sottile tra il punto in cui sia finita la sua fortuna e sia iniziata la sua pazzia. I concorrenti a sua disposizione inanellano esibizioni da karaoke – vedi Clelia Scalzo in Con il nastro rosa di Battisti, Francesca Spennato con la Bertè e la scialba Radioactive degli Imagine Dragons cantata Edoardo Brogi – e sceglierne solo cinque non sembrava così difficile.
Eppure, Dargen si lascia sfuggire l’elegante elettronica di Gaia Banfi e il cantautorato intrigante di Alessandro Amazzini che riarrangia e riscrive in modo sorprendente Confusione di Lucio Battisti. Molto curiosa la scelta di far superare i bootcamp di X Factor 2023 a Fabio D’Errico che, non presentandosi più col nome d’arte Il Cremlino, ha perso anche l’ultimo pizzico di magia che lo rendeva almeno un personaggio divertente.
Entrano nella sua squadra di Dargen gli Stunt Pilots, che migliorano rispetto alle audition grazie a una versione ascoltabile di Aeroplane dei Red Hot Chili Peppers, Il solito dandy e il suo stile pop vintage anni Ottanta e il giovane Andrea Settembre. Quest’ultimo è il pezzo da novanta della cinquina: canta End of the Road con una voce sintetica inconfondibile e ci inserisce anche una strofa in napoletano che funziona a meraviglia.
Tra i momenti più belli della serata va citato di certo quello dell’esibizione del Collettivo che sceglie di cantare Per dimenticare degli Zero Assoluto. Ecco, prendete i bnkr44, cospargeteli di tonnellate di autotune e poi tappatevi le orecchie. Dargen D’Amico sintetizza il proprio giudizio con una frase: «Mai avrei pensato di rivalutare gli Zero Assoluto». Ti vogliamo bene per questo Dargen.
Appuntamento alla prossima settimana, sempre su Sky Uno, per i bootcamp di Ambra e Morgan.