Donald Trump

Donald John Trump è una delle figure più controverse e influenti della politica americana contemporanea. Nato il 14 giugno 1946 a New York, è un imprenditore, personaggio televisivo e politico che ha ricoperto due volte la carica di presidente degli Stati Uniti, dal 2017 al 2021 e dal 2025 in poi.

Gli inizi

Figlio di Fred Trump, un magnate del settore immobiliare, Donald Trump ha ereditato l’azienda di famiglia, la Trump Organization. L’ha trasformata poi in un impero con investimenti in grattacieli, hotel, casinò e campi da golf. Tra i suoi progetti più famosi ci sono la Trump Tower a New York e numerosi complessi di lusso in tutto il mondo.

Oltre agli affari, Trump è diventato una celebrità televisiva grazie al reality show The Apprentice, lanciato nel 2004. La sua iconica frase “You’re fired!” (“Sei licenziato!”) è diventata un marchio distintivo. Il suo stile diretto e la sua personalità carismatica gli hanno garantito una notevole popolarità.

L’ascesa in politica

Dopo diverse speculazioni su una sua possibile candidatura nel corso degli anni, Trump ha annunciato ufficialmente nel 2015 la sua corsa alla presidenza come candidato repubblicano. Con uno stile populista e un linguaggio diretto, ha saputo conquistare una vasta base elettorale. Puntava su temi come l’immigrazione, la sicurezza nazionale e il rilancio dell’economia americana.

Nelle elezioni del 2016, Trump ha sconfitto la candidata democratica Hillary Clinton, nonostante avesse perso il voto popolare, grazie al sistema del Collegio Elettorale. Il suo mandato presidenziale è stato segnato da politiche economiche conservatrici, tra cui tagli fiscali e deregolamentazioni per le imprese. Ha adottato una posizione rigida sull’immigrazione, promuovendo la costruzione di un muro al confine con il Messico e introducendo restrizioni per l’ingresso negli Stati Uniti da alcuni paesi musulmani.

In politica estera, la sua amministrazione ha perseguito una strategia di “America First”, ritirandosi da accordi internazionali come il Trattato di Parigi sul clima e l’accordo sul nucleare con l’Iran. Ha inoltre avviato un confronto commerciale con la Cina, imponendo dazi sulle importazioni.

Le controversie

La presidenza di Trump è stata spesso al centro di controversie. Ha affrontato due impeachment: il primo nel 2019, legato alla presunta pressione sull’Ucraina per indagare su Joe Biden, e il secondo nel 2021, a seguito dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio, avvenuto dopo le sue affermazioni infondate di brogli elettorali nelle elezioni del 2020, vinte da Biden.

La seconda presidenza

Dopo aver lasciato la Casa Bianca, Trump ha continuato a esercitare un’influenza significativa sul Partito Repubblicano. Ha annunciato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2024, consolidando il suo ruolo come leader della destra americana e mantenendo una base elettorale molto fedele.

Nelle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre 2024, Donald Trump ha sconfitto la candidata democratica Kamala Harris, assicurandosi 312 voti nel Collegio Elettorale contro i 226 della sua avversaria. Trump ha prevalso in tutti e sette gli “swing states” cruciali, consolidando la sua vittoria. Il 20 gennaio 2025 ha prestato giuramento come 47° presidente degli Stati Uniti, diventando il secondo presidente nella storia americana a servire due mandati non consecutivi, dopo Grover Cleveland.