Led Zeppelin

I Led Zeppelin nascono nel 1968 dalle ceneri degli Yardbirds, quando il chitarrista Jimmy Page decide di formare un nuovo gruppo. Recluta il cantante Robert Plant, il batterista John Bonham e il bassista/tastierista John Paul Jones, dando vita a una delle formazioni più iconiche della storia del rock.

Dopo un breve tour iniziale sotto il nome New Yardbirds, la band cambia definitivamente nome in Led Zeppelin, ispirandosi a una battuta di Keith Moon (batterista degli Who), secondo cui il progetto sarebbe “caduto come un dirigibile di piombo” (lead zeppelin in inglese).

Il successo fulminante

Il loro omonimo album di debutto, Led Zeppelin I, esce nel gennaio 1969 e scuote immediatamente il panorama musicale. Con brani come Good Times Bad Times e Dazed and Confused, il disco è una miscela esplosiva di blues e rock elettrico, con riff di chitarra innovativi e una sezione ritmica devastante.

Pubblicato pochi mesi dopo, Led Zeppelin II segna la definitiva consacrazione della band, con pezzi epici come Whole Lotta Love e Ramble On. L’album è più aggressivo, con Page che sperimenta con riff pesanti e Bonham che impone il suo stile di batteria martellante. Questo disco viene considerato uno dei primi veri album hard rock della storia.

Nel 1970, con Led Zeppelin III, la band sorprende tutti virando verso un suono più acustico e folk. Canzoni come Immigrant Song e Since I’ve Been Loving You mostrano la loro versatilità, mentre brani come Gallows Pole e Tangerine esplorano sonorità ispirate alla tradizione folk britannica.

Il quarto album, noto semplicemente come Led Zeppelin IV, è un capolavoro assoluto e uno degli album più venduti della storia. Contiene classici immortali come: Stairway to Heaven, considerata una delle più grandi canzoni di sempre; Black Dog, con il suo riff irresistibile; Rock and Roll, un omaggio al rock ‘n’ roll delle origini.

Houses of the Holy e gli ultimi anni

Dopo il trionfo di Led Zeppelin IV, la band continua a innovare con Houses of the Holy (1973), che include pezzi sperimentali come The Rain Song e No Quarter. Nel 1975 esce Physical Graffiti, un doppio album monumentale con brani iconici come Kashmir, che fonde influenze orientali e rock in un’atmosfera epica.

Negli anni successivi, i Led Zeppelin vivono un periodo di eccessi, tra droghe, alcol e comportamenti distruttivi. Nel 1976 pubblicano Presence, un album più grezzo e meno ispirato, seguito da In Through the Out Door (1979), che segna una virata verso sonorità più sperimentali.

Ma la vera tragedia arriva il 25 settembre 1980, quando John Bonham muore a soli 32 anni a causa di un’intossicazione da alcol. La band, senza il suo leggendario batterista, decide di sciogliersi poco dopo, chiudendo un capitolo irripetibile della storia del rock.

Dopo lo scioglimento, i membri della band intraprendono carriere soliste. Ci sono state rare reunion, tra cui la storica esibizione del 2007 alla O2 Arena di Londra, con Jason Bonham (figlio di John) alla batteria. Il concerto, pubblicato nel live Celebration Day, ha dimostrato che il mito dei Led Zeppelin è ancora intatto.