Massive Attack

I Massive Attack sono una delle formazioni più influenti nella musica contemporanea, capaci di creare un suono inconfondibile che ha ridefinito il panorama della musica elettronica degli anni ’90 e oltre. Originari di Bristol, città del sud-ovest dell’Inghilterra, i Massive Attack sono riconosciuti come i padri fondatori del trip hop, un genere che mescola hip hop, soul, dub, elettronica e psichedelia con atmosfere cupe e introspettive.

Le origini

Il nucleo dei Massive Attack nasce a metà degli anni ’80 all’interno del collettivo The Wild Bunch, un sound system locale influenzato dalla cultura hip hop, reggae e dancehall. Da questa esperienza nascono Robert “3D” Del Naja, Grant “Daddy G” Marshall, Andrew “Mushroom” Vowles e, inizialmente, anche Tricky, figura chiave delle prime produzioni del gruppo.

Nel 1991 pubblicano Blue Lines, il loro album d’esordio: un capolavoro che contiene brani diventati leggendari come Unfinished Sympathy e Safe From Harm. Con questo lavoro, i Massive Attack pongono le basi per un nuovo stile, profondamente cinematografico e malinconico.

Un sound inconfondibile

Il sound dei Massive Attack è caratterizzato da bassi profondi e pulsanti, ritmiche lente ed essenziali, campionamenti eleganti e un’atmosfera sospesa tra sensualità e paranoia.

Dopo Blue Lines, seguono:

  • Protection (1994): più melodico e sofisticato, con la voce magnetica di Tracey Thorn e la produzione di Brian Eno
  • Mezzanine (1998): il capolavoro più cupo e sperimentale, con influenze industrial e rock, dove spiccano le voci di Elizabeth Fraser (Cocteau Twins) e Horace Andy. Il singolo Teardrop diventa uno dei loro brani più noti
  • 100th Window (2003): un lavoro introspettivo e digitale, creato senza la partecipazione di Mushroom e Daddy G
  • Heligoland (2010): un ritorno più collettivo, con collaborazioni eccellenti tra cui Damon Albarn, Tunde Adebimpe e Martina Topley-Bird

Etica politica e artistica

I Massive Attack sono noti anche per il loro impegno politico e sociale. Critici del capitalismo, del controllo governativo, della guerra e delle disuguaglianze, hanno spesso usato i loro concerti come piattaforma per messaggi fortemente antagonisti e attivisti. Collaborano con organizzazioni per i diritti umani, supportano cause ambientaliste e sono tra i pochi artisti che rifiutano il greenwashing dell’industria musicale, arrivando a sospendere i tour per ridurre l’impatto ambientale.

Inoltre Robert Del Naja (3D) è noto anche come artista visivo e street artist: secondo molti, sarebbe addirittura Banksy, o comunque parte del suo entourage, alimentando un’aura di mistero che circonda il collettivo.

L’eredità artistica

I Massive Attack hanno profondamente influenzato artisti e produttori di tutto il mondo. Il loro stile ha aperto la strada a band come Portishead, Radiohead (nella fase di Kid A), FKA Twigs, James Blake e a un’intera generazione di musicisti elettronici e indie. Il loro approccio ibrido ha mostrato come la musica pop possa essere sofisticata, concettuale e politicamente consapevole, senza perdere potenza emotiva.