Radiohead

I Radiohead sono una delle band più influenti e sperimentali della storia della musica moderna. Con una carriera che attraversa ormai più di tre decenni, la band britannica ha saputo evolversi continuamente, rompendo gli schemi del rock tradizionale e spingendo sempre più lontano i confini della musica alternativa.

Le origini

I Radiohead si formano nel 1985 ad Abingdon, una cittadina nei pressi di Oxford, Regno Unito. Il gruppo nasce inizialmente come un progetto scolastico, con Thom Yorke (voce e chitarra), Jonny Greenwood (chitarra), Ed O’Brien (chitarra), Colin Greenwood (basso) e Phil Selway (batteria) che si uniscono per suonare insieme. Il nome “Radiohead” viene preso da una canzone dei Talking Heads, Radio Head.

Nel 1992, dopo aver cambiato diversi nomi e aver suonato nei circuiti locali, i Radiohead firmano con la EMI e pubblicano il loro primo album, Pablo Honey (1993). Il disco, che contiene il celebre singolo Creep, li lancia nel panorama musicale internazionale. Sebbene Pablo Honey non fosse un album rivoluzionario dal punto di vista musicale, “Creep” diventa un inno per molti giovani e segna il loro ingresso nella scena rock mondiale.

The Bends

Con il secondo album The Bends (1995), i Radiohead iniziano a mostrare la loro vera essenza, distaccandosi dal grunge e dal britpop che dominavano la scena musicale dell’epoca. The Bends è un lavoro più complesso, in cui il gruppo fonde il rock alternativo con sonorità più introspettive e melodiche. Canzoni come High and Dry, Just e Street Spirit (Fade Out) mostrano una band più matura, che riflette sui temi della solitudine, dell’angoscia e della difficoltà di comunicazione, temi che diventeranno costanti nella loro discografia.

L’album segna anche l’inizio della sperimentazione sonora da parte della band, che, pur mantenendo un’idea di base di rock alternativo, inizia ad arricchire il proprio suono con nuovi strumenti e strutture compositive più articolate.

OK Computer

Il vero salto qualitativo avviene con OK Computer (1997), un album che cambia per sempre la direzione della musica rock e che è spesso considerato uno dei dischi più importanti della storia della musica. Con OK Computer i Radiohead abbandonano le sonorità più tradizionali e si addentrano in un terreno innovativo che mescola rock, elettronica, musica ambient, e sperimentazioni sonore. L’album affronta temi futuristici, la disconnessione sociale, l’alienazione e la critica alla tecnologia, tutti temi ancora oggi estremamente rilevanti.

Canzoni come Paranoid Android, Karma Police e No Surprises sono esempi di come la band sia riuscita a mescolare elementi di musica elettronica, rock psichedelico e ambient, creando un suono unico. Il disco segna anche il culmine della collaborazione con il produttore Nigel Godrich, che diventerà una figura chiave nel sound dei Radiohead.

Kid A e Amnesiac

Se OK Computer segnava già una certa inclinazione verso la sperimentazione, con gli album successivi, Kid A (2000) e Amnesiac (2001) i Radiohead portano il loro suono a livelli ancora più radicali. Kid A, in particolare, è un lavoro che sfida qualsiasi convenzione musicale. La band riduce il ruolo delle chitarre elettriche e si concentra su sintetizzatori, drum machine e composizioni più astratte.

Il risultato è un album che non solo abbandona le strutture tradizionali della canzone pop, ma che si presenta come un’esperienza sonora complessa, quasi claustrofobica. Kid A è un album che ha segnato una svolta epocale nella musica, tanto che molti lo considerano uno dei dischi più importanti del nuovo millennio.

Hail to the Thief

Nel 2003 i Radiohead pubblicano Hail to the Thief, un album che mescola la sperimentazione elettronica di Kid A con un ritorno a sonorità più tradizionali. L’album è ispirato anche dal clima politico degli Stati Uniti sotto la presidenza di George W. Bush, con canzoni come 2 + 2 = 5 e There There che trattano temi di critica sociale e politica.

In Rainbows

Nel 2007 i Radiohead sorprendono nuovamente il mondo con la pubblicazione di In Rainbows. L’album è famoso non solo per la sua qualità musicale, ma anche per la scelta innovativa di renderlo disponibile in formato digitale, in un modello di vendita in cui gli utenti potevano pagare quanto volevano per scaricarlo. Musicalmente, In Rainbows segna un ritorno a sonorità più melodiche, con un mix di rock e musica elettronica, ma anche con una maggiore attenzione alla dimensione emotiva e intima delle canzoni.

A Moon Shaped Pool

Nel 2016 i Radiohead pubblicano A Moon Shaped Pool, un album che continua il loro percorso di evoluzione musicale, mescolando sonorità elettroniche, minimalismo e rock. L’album è più riflessivo e melodico rispetto ai lavori precedenti, con canzoni come Burn the Witch e Daydreaming che esplorano temi di solitudine, perdita e speranza.