Robbie Williams è una delle figure più amate e controverse della musica pop internazionale, noto per la sua personalità magnetica e una carriera che ha attraversato numerose fasi, sempre al centro dell’attenzione. Nato il 13 febbraio 1974 a Stoke-on-Trent, Inghilterra, Williams ha raggiunto la fama prima come membro del gruppo pop Take That, per poi costruire un impero solista che lo ha consacrato come una delle stelle più brillanti nel panorama musicale mondiale.
Gli inizi con i Take That
La carriera musicale di Robbie Williams ha avuto inizio nei primi anni ’90, quando è entrato a far parte dei Take That, un gruppo pop che ha conquistato l’Inghilterra e il mondo. Con il suo carisma e la sua voce unica, Robbie è diventato subito uno dei membri più popolari della band, che, all’epoca, era composta da Gary Barlow, Mark Owen, Howard Donald e Jason Orange. La band ha riscosso un enorme successo con brani come Back for Good, Relight My Fire e Pray, dominando le classifiche di vendita e le radio.
Tuttavia, la sua permanenza nel gruppo non è stata priva di conflitti. Nel 1995, Williams decise di lasciare i Take That, dichiarando che non si sentiva più a suo agio nel gruppo e cercava di esprimere se stesso in modo più autentico. La separazione suscitò molta sorpresa tra i fan, ma si rivelò essere una mossa che avrebbe segnato l’inizio di una delle carriere soliste di maggior successo degli ultimi decenni.
La carriera solista
Dopo aver lasciato i Take That, Robbie Williams intraprese la sua carriera solista con il debutto dell’album Life Thru a Lens nel 1997. L’album, pur ricevendo inizialmente recensioni contrastanti, conteneva il singolo che lo avrebbe catapultato nell’olimpo delle pop star internazionali: Angels. Questo brano, divenuto una delle canzoni più iconiche della sua carriera, ha segnato l’inizio di un lungo cammino di successi.
Nel corso degli anni, Robbie ha pubblicato numerosi album che sono stati sia amati dal pubblico che lodati dalla critica. I’ve Been Expecting You (1998), Sing When You’re Winning (2000), Escapology (2002) e Rudebox (2006) sono solo alcuni dei lavori che hanno consolidato la sua fama globale, grazie a singoli come Let Me Entertain You, Rock DJ, Feel e Tripping.
Nel 2005, tornato brevemente con i Take That per un album di reunion, il gruppo ha raggiunto nuovi traguardi, ma Robbie ha continuato la sua carriera da solista.
L’immagine pubblica
Oltre alla sua musica, Robbie Williams è noto per la sua personalità spumeggiante, spesso in contrasto con la sua vita privata travagliata. La sua lotta con le dipendenze, le sue difficoltà emotive e la sua continua ricerca di equilibrio tra fama e vita personale hanno fatto di lui una figura controversa. Nonostante i momenti di crisi, Robbie ha sempre avuto il sostegno dei suoi fan, che lo considerano un artista autentico, capace di affrontare le proprie vulnerabilità e di trasformarle in arte.
La sua vita amorosa è stata altrettanto sotto i riflettori: sposato con l’attrice Ayda Field dal 2010, con cui ha avuto diversi figli, Robbie ha trovato una certa stabilità familiare dopo anni di turbolenze. Questo aspetto della sua vita privata ha contribuito a cambiare la percezione di Williams, trasformandolo da “bad boy” della musica a un uomo più maturo, ma sempre con il suo spirito indomabile.
Il ritorno al pop
Negli anni successivi, Robbie ha continuato a fare musica, ma non ha mai smesso di stupire i suoi fan. La sua capacità di restare rilevante, evolvendosi con le tendenze musicali e rimanendo fedele alla sua personalità, lo ha reso un’artista che non teme di esplorare nuovi territori. Con album come The Heavy Entertainment Show (2016), Williams ha continuato a esplorare nuove sonorità, ma ha anche reso omaggio al suo passato musicale.
Ha vinto numerosi premi, tra cui Brit Awards e MTV Music Awards, e ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo. Le sue esibizioni dal vivo sono leggendari, con Robbie capace di incantare il pubblico con la sua energia travolgente e la sua capacità di interagire con i fan.