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“Barbie” da record: un incasso da 155 milioni di dollari solo nel primo weekend

Anche “Oppenheimer” ha superato le aspettative, incassando 80,5 milioni di dollari

Autore Billboard US
  • Il24 Luglio 2023
“Barbie” da record: un incasso da 155 milioni di dollari solo nel primo weekend

Ryan Gosling e Margot Robbie in "Barbie"

Barbenheimer non ha solo funzionato, ma ha fatto incetta di incassi. La fusione tra Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan, alimentata anche grazie ai meme nati sui social, ha riportato gli spettatori nelle sale cinematografiche con numeri da record. Le due pellicole hanno ampiamente superato le aspettative. E hanno dato un barlume di speranza al settore cinematografico in questo momento così difficile (si veda lo sciopero degli attori a Hollywood).

Barbie ha conquistato il primo posto ai box office con l’enorme cifra di 155 milioni di dollari di biglietti venduti in 4.243 sale nordamericane. Superando The Super Mario Bros. Movie (così come tutti i film Marvel di quest’anno) come maggiore apertura dell’anno. E battendo il record del primo weekend per un film diretto da una donna. Anche Oppenheimer ha superato le aspettative, incassando 80,5 milioni di dollari in 3.610 sale negli Stati Uniti e in Canada. Il film ha segnato il più grande debutto di Nolan al di fuori di Batman. Nonché una delle migliori partenze di sempre per un dramma biografico vietato ai minori.

È anche la prima volta che un film ha aperto con più di 100 milioni di dollari e un altro film con più di 80 milioni di dollari nello stesso weekend. A conti fatti, probabilmente sarà il quarto più grande weekend di incassi di tutti i tempi, con oltre 300 milioni di dollari a livello industriale.

“Barbie” e “Oppenheimer”: gli incassi

Il fenomeno “Barbenheimer” può essere iniziato come una competizione bonaria tra due opposti estetici, ma, come molti speravano, alla fine entrambi i film ne hanno beneficiato. A livello internazionale, il film di Greta Gerwig ha guadagnato 182 milioni di dollari da 69 territori, alimentando un weekend globale da 337 milioni di dollari. Oppenheimer ha ottenuto 93,7 milioni di dollari in 78 territori, superando Barbie in India, per un totale globale di 174,2 milioni di dollari.

L’unica vera vittima è stata Mission Impossible: Dead Reckoning Part I, che – nonostante le ottime recensioni e il buon fine settimana di apertura – ha subito un calo del 64% nel secondo fine settimana. Oscurato dal bagliore di “Barbenheimer”, il film di Tom Cruise ha aggiunto 19,5 milioni di dollari, portando il totale nazionale a 118,8 milioni di dollari.

Il pubblico di “Barbie” e quello di “Oppenheimer”

Anche “Barbenheimer” non è una semplice controprogrammazione. Ma mentre una certa fascia di spettatori entusiasti si è sovrapposta, nel complesso il pubblico si è distinto. Le donne hanno guidato lo storico debutto di Barbie, costituendo il 65% del pubblico, secondo PostTrak, e il 40% degli acquirenti di biglietti aveva meno di 25 anni. «È un momento di gioia per il mondo. Abbiamo scritto la storia sotto molti aspetti», ha dichiarato Jeff Goldstein, presidente della distribuzione nazionale della Warner Bros.

«Credo che questa campagna di marketing sia una di quelle che rimarranno nella storia e di cui si parlerà per sempre». Il pubblico di Oppenheimer, invece, era composto per il 62% da uomini e per il 63% da persone di età superiore ai 25 anni, con un sorprendente 32% di persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni.

Sia Barbie che Oppenheimer hanno ottenuto un buon punteggio dalla critica e dal pubblico, che ha assegnato a entrambi i film una A su CinemaScore. I social media sono stati inondati di reazioni e “prese di posizione” per tutto il fine settimana. «La vicenda di “Barbenheimer” è stata una vera spinta per entrambi i film», ha detto Goldstein. «Per tutti noi è stato un grane successo».

«È stato un fine settimana davvero storico»

«È stato un fine settimana davvero storico e continua il momento positivo del botteghino del 2023», ha dichiarato Michael O’Leary, Presidente e Amministratore Delegato della National Association of Theatre Owners. «La gente ha capito che stava accadendo qualcosa di speciale e ha voluto farne parte».

Eppure sullo sfondo incombe il disastro: gli studios di Hollywood continuano a litigare con gli attori e gli sceneggiatori in sciopero per un contratto equo. Barbie e Oppenheimer sono stati gli ultimi film del calendario 2023 a ricevere un massiccio tour stampa globale. Oppenheimer ha persino anticipato di un’ora la sua prima londinese, sapendo che Emily Blunt, Matt Damon e Cillian Murphy sarebbero dovuti uscire per unirsi simbolicamente ai picchetti prima dell’inizio del film.

Senza star del cinema a promuovere i loro film, gli studios hanno iniziato a spingere alcune uscite in calo, tra cui il dramma tennistico Challengers di Zendaya. Ma per ora si tratta semplicemente di una storia positiva che potrebbe continuare anche nelle settimane a venire.

«Potrebbe esserci un sequel il prossimo fine settimana», ha dichiarato Paul Dergarabedian, analista senior di Comscore. «Il fattore FOMO aumenterà a causa di questo monumentale evento al botteghino incentrato sull’esperienza cinematografica».

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