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Cesare Cremonini: «Pensavo di aver finito la benzina di questi 25 anni»

Il cantautore bolognese presenta il suo nuovo album “CremoniniLive25” al Piccolo Teatro Grassi di Milano in occasione della Music Week

  • Il21 Novembre 2025
Cesare Cremonini: «Pensavo di aver finito la benzina di questi 25 anni»

Foto di Erika Serio

«Mi sono ritrovato a finire tutta la benzina che avevo per venticinque anni per arrivare a quello che pensavo di volere ottenere e che avevo perso mille volte per ragioni personali», esordisce Cesare Cremonini precisando che non ha mai finito la voglia di raccontarsi sul foglio bianco, ma la benzina, quella, pensava di sì.  È così che il cantautore comincia a raccontarsi davanti al suo pubblico e ai suoi fan al Piccolo Teatro Grassi di Milano per presentare il suo nuovo progetto discografico CremoniniLive25 in uscita oggi. Nella cornice della Milano Music Week 2025, l’artista ha raccontato alcuni aneddoti dietro alla stesura dell’album e ad alcune canzoni in particolare.

Dell’incontro, di certo, è arrivata molto la volontà del cantautore di sapersi (anche) fermare. Questa consapevolezza, infatti, come ci racconta lui stesso, lo ha portato a prendersi “una pausa” di due mesi in Alaska dove si è messo al primo posto e ha ritrovato quello stimolo di cui sopra.

Cesare Cremonini racconta il brano San Luca

«Sono tornato da quel viaggio con San Luca», prosegue a raccontare Cesare Cremonini. Nel suo nuovo album CremoniniLive25 si sentono tutte le sfumature dei concerti che lo hanno visto protagonista: dagli applausi, ai cori, agli incitamenti alla folla. Si sente tutto della diretta dal vivo. «È la canzone che più parla di casa», prosegue Cremonini riferendosi al brano che canta insieme a Luca Carboni.

Non è una canzone “leggera” e spensierata come 50 Special. Certo, si parla sempre di Bologna, ma con una sfaccettatura completamente diversa. Nel testo ci si aggrappa ai miracoli, nel volerci credere «sapendo che sono quelli che si possono veramente avverare». Allo stesso modo anche Ragazza Facile, canzone perno del disco per Cremonini, ha un carattere decisamente di altri tempi.

Come ci racconta il cantautore stesso, c’è tanto della componente del pubblico nel disco, da cui ha attinto il senso di condivisione che gli ha permesso a sua volta anche di tirare fuori il suo carattere. «Questo disco mi ha insegnato a essere così sempre», ha precisato Cesare Cremonini.

CremoniniLive25

«Il palco per me deve essere un luogo di irrazionalità e sul palco cerco di abbandonarmi a questo», ribadisce a più riprese il cantautore bolognese, sottolineando anche come il palcoscenico sia per lui un luogo di travestimento, proprio come un teatro.

Inoltre, tra qualche parola di  nostalgia dei vecchi club piccoli e che odorano ancora di birra e il desiderio di essere nei libri di storia della musica, il cantautore rimarca sempre più spesso come la componente fondamentale per lui resti sempre il pubblico. I suoi spettatori li vede proprio come una fonte inesauribile di energia, nonostante, apparentemente, trovarsi davanti a migliaia di persone dovrebbe canonicamente spaventare. 

Durante l’incontro Cremonini non ha parlato solo dell’album CremoniniLive25, ma si è soffermato anche su il suo percorso con i Lunapop, raccontando anche dei momenti un po’ più negativi che sono arrivati con l’inizio della carriera solista, passando alla sua infanzia fino ai suoi desideri sul futuro, lasciando gli spettatori del Piccolo Teatro Grassi di Milano con un mantra: «Non si può vivere una vita senza sogni».

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