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Cinque curiosità su “Chromakopia” di Tyler, The Creator

Il nuovo disco uscito oggi è un’opera complessa in cui l’artista statunitense affronta varie tematiche legate alla sua maturità artistica e personale. Un lavoro stratificato che merita numerosi ascolti prima di essere pienamente compreso

Autore Billboard IT
  • Il28 Ottobre 2024
Cinque curiosità su “Chromakopia” di Tyler, The Creator

Tyler, The Creator

Annunciato a sorpresa, con il primo singolo Noid, Chromakopia di Tyler, The Creator è uno degli album che marcherà maggiormente questo 2024. Il disco, l’ottavo lavoro in studio del rapper, è l’opera della maturità. Guidato dalla voce e dai consigli di sua madre Bonita Smith, che costituiscono il fil rouge dell’album, Tyler entra nel mondo dell’età adulta e affronta gli ostacoli che essa porta con sè. «Assicuratevi di ascoltare Chromakopia senza alcuna aspettativa, senza distrazioni, senza controllare i testi online. Non lasciate che i social media e altre persone influenzino i vostri pensieri su questo disco» ha scritto oggi Tyler in una storia Instagram.

I più fortunati hanno avuto la possibilità di ascoltare il disco in anteprima ieri in un listening party a Los Angeles. Dal 2025 Tyler, The Creator partirà con il Chromakopia: The World Tour insieme agli ospiti speciali Lil Yachty e Paris Texas. Nell’album, invece, i featuring sono sette, tra cui GloRilla, Sexyy Red, Lil Wayne, Doechii, Childish Gambino e ScHoolboy Q.

Di seguito, ecco cinque curiosità sul nuovo album di Tyler, The Creator.

Il più grande dopo Kendrick

“The biggest out the city after Kenny, that’s a fact now”, rappa Tyler, The Creator in Rah Tah Tah, la seconda traccia di Chromakopia. Che tra i due nativi della West Coast ci sia stima reciproca non è un segreto: Tyler infatti ha anche partecipato al The Pop Out: Ken & Friends, tenutosi questa estate a Los Angeles in occasione di Juneteenth, la festa americana che celebra la fine della schiavitù, ed è comparso anche nel video di The Hillbillies, il brano del rapper di Compton con il cugino Baby Keem.

Tra i sample anche quello di Q-Tip in Darling, I

Sample, feat nascosti (Daniel Caesar, Willow Smith, Santigold, solo per citarne alcuni), continui cambi di flow e di beat: tra i tanti segreti che si nascondono nelle 14 tracce di Chromakopia c’è anche la presenza di Q-Tip. Il fondatore degli A Tribe Called Quest compare infatti tra gli autori di Darling, I, il quarto brano del disco, che infatti campiona Vibrant Thing, pezzo del 1999 di Q-Tip. Tyler, The Creator del resto non ha mai nascosto la sua ammirazione per il rapper di Harlem, definendolo più volte “un Dio” e rivelando che l’ispirazione per il suo Call Me If You Get Lost è arrivata proprio da Amplified, album di debutto solista di Q-Tip.

Bonita Smith è la voce della coscienza di Tyler, The Creator

Capita spesso, all’interno di Chromakopia, di sentire una voce femminile che di canzone in canzone assume vari ruoli, da quello di “voce della coscienza” che elargisce saggi consigli a “motivatrice” che muove critiche e esorta il destinatario a elevarsi. Si tratta niente meno che di Bonita Smith, la madre di Tyler, The Creator, presente in numerose tracce del disco (e già comparsa in Call Me If You Get Lost) con delle raccomandazioni al figlio. Ms. Smith ha il compito di aprire e chiudere il disco: se in St. Chroma ricorda a Tyler che “You are the light, It’s not on you, it’s in you. Don’t you ever in your motherfucking life dim your light for nobody”, in I Hope You Find Your Way Home non manca di fargli presente quanto sia orgogliosa di lui e di quanto non smetta mai di sorprenderla.

Tyler stava per diventare padre?

“Alway, always, always wear a condom… Don’t trust…”. L’ammonimento di Bonita Smith al figlio apre anche Hey Jane, la quinta traccia di Chromakopia in cui Tyler, The Creator racconta sotto forma di una lettera scritta dal punto di vista maschile e femminile una gravidanza inaspettata e poi interrotta. Il titolo fa infatti riferimento all’omonima società di New York che fornisce servizi di aborto. Le due lunghe strofe sono speculari e riportano le emozioni contrastanti dei due: da una parte la lotta di lui con la paura e l’esitazione di fronte alle responsabilità, dall’altra il conflitto interiore di lei che si chiede se affrontare la situazione da sola. Uno storytelling o un racconto autobiografico?

“No Met Gala, but I’m everybody mood board”

Se digitate il nome del rapper californiano accostato a uno degli eventi mondani più importanti del mondo, ciò che vi uscirà è una sfilza infinita di tweet e domande su Reddit: “Ma perché cavolo Tyler, The Creator non partecipa mai al Met Gala?!”. In I Hope You Find Your Way Home, traccia che chiude Chromakopia e sintesi finale del percorso di crescita sviscerato in tutto il disco, Tyler non ci dà una risposta, ma ci regala una flexata degna di un icona come lui: a che serve sfilare al Metropolitan quando sei un’ispirazione di stile di tutto il mondo?

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