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I migliori concerti italiani del 2025

Il livello dei live degli artisti del nostro Paese negli ultimi tempi si è alzato molto a livello di produzione. Ecco i migliori show dell’anno appena trascorso

  • Il29 Dicembre 2025
I migliori concerti italiani del 2025

Foto di Andrea Bianchera

Il fatto che San Siro nell’ultimo anno e in quello che verrà vedrà molti più artisti del nostro Paese che stranieri è indice di un qualcosa che è cambiato negli ultimi tempi. Da un lato il successo repentino di certi cantanti (a volte fin troppo repentino), dall’altro la grande crescita dal vivo con live di artisti italiani che hanno produzioni e scenografie ispirate ai grandi show internazionali. Il 2025 è stato l’anno degli stadi e dei palazzetti di Marra, del ritorno di Ligabue a Campovolo, del Lebonski Park e dell’atteso ritorno di Jovanotti. E poi la prima volta a San Siro di Elisa e la festa di Geolier allo stadio Maradona di Napoli. Difficile scegliere. Ecco i nostri concerti italiani preferiti del 2025.

Salmo – Lebonski Park, Fiera Milano Live

Dopo il ritorno discografico con RANCH, il 2025 è stato l’anno del ritorno live di Salmo, che lo ha fatto in grande stile a Fiera Milano Live con il suo Lebonski Park, che nel 2026 replicherà nella sua Sardegna. Un grande parco divertimenti, un grande pubblico (più di 40mila presenti), dei grandi ospiti – da Zucchero a Kaos, passando per Fabri Fibra, Lazza, Nitro e Noyz Narcos -, una grande scenografia, una cura maniacale del suono e una grande band. Il risultato? Un grande concerto, perché il tempo passerà anche, le mode andranno e verranno ma – come ha detto Lazza – una cosa è certa: Salmo, nei live, è ancora e rimarrà a lungo l’uomo da battere (Greta Valicenti)

Cesare Cremonini – Tour negli stadi

Quelli del suo ultimo tour, tutto sold out, sono stati i concerti più lunghi della sua carriera. Ventisette brani che viaggiavano tra l’Alaska e Bologna. Presentando il suo show il cantautore emiliano aveva ribadito che voleva rischiare e che non voleva dare vita a un live nostalgico da karaoke. Sì è cantato comunque molto, ma a livello tecnico, scenico e narrativo il percorso è stato chiaro. Le aurore boreali ricreate con i laser, i paesaggi lunari e un continuo mettersi in gioco, come quando Cesare ha suonato la fisarmonica. Un live che ha vissuto anche di momenti ad alto tasso di emotività: il ritorno di Luca Carboni per San Luca e ovviamente le gradinate che tremano per 50 Special, un classico che ha segnato due generazioni. (Samuele Valori)

i cani – Tour nei club

“Stare sempre così”: sono queste le tre parole che si imprimono nella testa vedendo Niccolò Contessa fare stage diving su Lexotan, inno assoluto della generazione Y, per cui il ritorno live dei cani è stato una sorta di seduta di psicoterapia collettiva come non se ne vedevano da un pezzo. Tutto per due ore è sembrato fermarsi: gli sbattimenti della vita quotidiana, la frustrazione di un lavoro precario e magari pure sottopagato, i dubbi di chi è intrappolato in un matrimonio forse infelice. Per un attimo eravamo tutti lì, tornati a pogare sotto palco ripercorrendo quei momenti di 14 anni fa in cui Contessa raccontava le storie dei pariolini di 18 anni, delle coppie che escono insieme e vanno ai concerti dopo una cena al Pigneto o di quando New York era ancora un sogno di tanti. Stare sempre così, questo sì che sarebbe un sogno. (GV)

Marracash – Tour nei palazzetti

Già quest’estate, durante il tour negli stadi, Marracash aveva portato in scena uno spettacolo complesso, costruito attorno a un racconto preciso e arricchito da numerose parti parlate. Nella tranche invernale, invece, il rapper elimina il contorno narrativo e lascia spazio alla scenografia monumentale, ai visual curati dallo studio Ombra, al corpo di ballo e, ovviamente, alle canzoni. Si comprende forse meno l’eterna lotta tra la persona e il personaggio messa in scena da Marra? In realtà il risultato è ancora più efficace ed energico, e i dilemmi emergono con chiarezza da ogni barra di uno dei più importanti rappresentanti della scena rap italiana. (Silvia Danielli)

Olly – Tour nei palazzetti

Una festa, o meglio, una grande festa. È così che viene organizzato, studiato e presentato ogni concerto di Olly, o almeno quest’anno lo è stato. Nonostante le diverse date, in diverse location, ogni volta c’è qualcosa in più sia nella band, nell’energia e, soprattutto, nel pubblico. Andare a un concerto di Olly è stato come andare ad un party dove sei sicuro che ti diverti. Perchè anche se conosci bene tutte le canzoni e di fatto la scaletta e i momenti sul palco sono quelli, non ne puoi uscire deluso. Si tratta, ancora una volta, di uno show in grado di far scatenare la gente, dove si vedono anche le coppie innamorate dedicarsi le canzoni e dove si possono sentire canti a squarciagola da ogni angolo del palazzetto. Una dimostrazione che alla fine forse è vero che “basta poco, degli amici e del buon vino”. (Rebecca Pavesi)

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