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Damiano David a Milano: «La mia vita sembrava perfetta, ma era l’idea di qualcun altro»

Il cantante ha fatto un concerto di un’ora e mezza al Forum di Assago. I Måneskin? «L’amore non è finito»

  • Il8 Ottobre 2025
Damiano David a Milano: «La mia vita sembrava perfetta, ma era l’idea di qualcun altro»

Damiano David (foto di Luca Merenda)

Da Los Angeles con furore, Damiano David torna in Italia, da solo, per un concerto di un’ora e mezza a Milano in occasione del suo tour mondiale Funny Little Fears. Il live al Forum di Assago è stato un’altalena di emozioni dove la setlist racchiudeva un’accurata selezione dei suoi brani da solista, tutti rigorosamente in lingua inglese. L’eccezione alla regola è stato l’inaspettato featuring con Cesare Cremonini. «L’Italia è ancora l’unico posto che mi fa ca**re sotto», ha esordito il frontman.

Damiano David: da stella del rock a nastro nascente del pop

Chiariamolo subito, un po’ come fa lo stesso Damiano durante il suo concerto: non è mai finito l’amore con i componenti dei Måneskin. «Un giorno qualcosa si è rotto. Questo sentimento non aveva nulla a che fare con gli altri componenti della band, era qualcosa di mio, tutto qua. Per risolverlo non c’era altra possibilità che fare qualcosa da solo», spiega Damiano in un breve interludio durante il suo concerto rivolgendosi direttamente ai giornalisti.

Il punto è stato chiarito: quest’album rappresenta una rinascita per il frontman. «Ero triste perché la mia vita era perfetta, ma era l’idea di perfezione di qualcun altro», spiega Damiano, ancora una volta senza rivolgersi alla band. Probabilmente il disco gli ha fatto semplicemente realizzare di avere (solo) 26 anni.

Un live a tre livelli

Il live di Damiano David a Milano è stato strutturato in tre macro-parti e altrettanti cambi outfit. La prima era composta da circa dieci brani tra cui Born with a Broken Heart, The First Time e Voices ed è stata una sorta di corsa contro il tempo. L’artista non ha mai fatto pause se non, a volte, per introdurre velocemente i brani che stava portando. Non sono mancate le cover che, come ricorda lo stesso Damiano, sono state il mezzo grazie al quale la sua carriera è decollata ben dieci anni fa. Il cantante ha reso omaggio a Locked out of Heaven di Bruno Mars e Nothing Breaks Like a Heart di Mark Ronson e ripresa anche negli anni da Miley Cyrus.

Le ballad e i brani dance-pop hanno segnato la seconda fase del concerto. Ma soprattutto c’è stato il colpo di scena segnato dall’entrata sul palco di Cesare Cremonini per duettare su La nuova stella di Broadway (unica canzone in italiano dello show). Questo duetto inaspettato ha fatto scatenare i fan italiani (e internazionali) nel parterre e non solo. Il finale dello show era caratterizzato da brani più intimi del repertorio del cantante come Naked e Solitude e dal bis di The First Time.

Rimane l’anima da rocker

Il palcoscenico per il concerto di Damiano David a Milano era molto minimal. O meglio, la band era molto corposa (e questo è solo un bene), la scenografia era caratterizzata principalmente da una scritta fatta coi fari di luci che componeva il nome del cantante. Ricordava un po’ lo stile dei club di Las Vegas. Inoltre, l’impianto audio rendeva la diffusione del suono impeccabile per la location da palazzetto.

Rimane il fatto che Damiano David resta un frontman a tutti gli effetti e questa potenza si vede nei suoi live. Tu vuò fà l’americano, cantava Renato Carosone, ma forse Damiano vuole solo fare se stesso (e ci riesce).

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